LO PSICOPATICO E LA SESSUALITA’

Come vivono il sesso gli psicopatici ed i narcisisti maligni?Lo psicopatico ed il narcisista patologico utilizzano il sesso come uno strumento…

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“E la luna vide avvicinarsi l’empio al bianco seno

il candido battito proteso alla sacrilega mano.

Guardava il mare adirato

e pareva chieder scusa a quella stella vanamente sospesa” M.M.

Come vivono il sesso gli psicopatici ed i narcisisti maligni?Lo psicopatico ed il narcisista patologico utilizzano il sesso come uno strumento. La strategia del silenzio, della svalutazione, del gaslighting sono strumenti attraverso cui il perverso ottiene il dominio sull’altro ed il sesso è da annoverare nella lista dei sistemi di manipolazione e sfruttamento. La sessualità umana è complessa e collegata alla emotività ed alla sfera psicologica. Individui come i narcisisti maligni o psicopatici presentano una affettività pressoché inesistente, una dose di distruttività elevata e la costante propensione ad interagire con l’altro considerandolo un oggetto. Viene da sé che,seppure con differenze tra un caso e l’altro, la sessualità con tali soggetti sia distruttivo; anzi, si può dire che ,mettendo in gioco il partner la propria identità,come è naturale durante un rapporto sessuale, le ferite che scaturiscono dal vivere la sessualità con i perversi sono devastanti.

Sostanzialmente, il sesso viene utilizzato, nella fase di luna di miele, come esca ed arma seduttiva. Tuttavia, molti di questi soggetti presentano una latente omosessualità o asessualità e scarso desiderio tanto che sono frequenti i casi di rifiuto o incapacità a vivere il rapporto fisico.

Inizialmente la preda, travolta dal love bombing e dall’adrenalina, vive la magia di questo rapporto, si sente molto desiderata e messa al centro delle attenzioni del manipolatore. Per tale ragione,nelle prime fasi non si rende ben conto che la ossessività del perverso nel richiedere incontri fisici in ogni momento ed in ogni luogo nasconde qualcosa di più oscuro di un soggetto innamorato ed attratto.

Lo psicopatico ama spingere il partner a vivere modalità anche insolite e la vittima accondiscende un po’ per compiacerlo un po’ perché vive tutto questo come il sintomo di un rapporto “speciale” che sta nascendo tra loro. Il problema si pone più avanti, quando la relazione da un lato inizia a frantumarsi e dall’altro i rapporti fisici non evolvono, sono fissi in posizioni,gesti,richieste sempre identiche o più degradanti. La sessualità è fantasia, è gioco che si crea in due e che non può rimanere inchiodata sempre e comunque ad una modalità standard .

Le vittime con l’andar del tempo si sentono forzate ed iniziano a sviluppare un inconscio rifiuto, vorrebbero altro ma non vengono ascoltate. Lo psicopatico pretende una intimità disinibita e libera ma priva di sentimento,priva di calore. Appare meccanico e la preda si muove tra sensazioni di tristezza e disgusto ed arriva, persino, a simulare il piacere.

Ma paradossalmente,il narcisista perverso non se ne accorge e proietta la sua fantasia di onnipotenza, specchiandosi nel presunto o reale piacere del partner,visto più come uno specchio ed una cavia che come un soggetto desiderato.

Molti di questi personaggi sono assillati dal chiedere, subito dopo un rapporto, come esso sia stato, quanti orgasmi il partner abbia avuto. La perversità relazionale viene agita in modo che la vittima ufficiale, e, più spesso, i numerosi partner non ufficiali che compongono l’harem, siano sottoposti a performance e richieste via via più squalificanti.

Inoltre, lo psicopatico ha una curiosità morbosa per i dettagli dei rapporti fisici precedenti e non è raro che la preda subisca veri e propri interrogatori circa i particolari intimi vissuti in precedenti relazioni.

Accade spesso che lo psicopatico usi un linguaggio volgare ed epiteti degradanti ed abolisca i preliminari o li renda crudi. E’ interessante notare un’altra caratteristica: la scomparsa quasi immediata del bacio appassionato, che, di per sé, è legato alla tenerezza o alla passione vera e partecipata. In realtà, il partner dello psicopatico è considerato un feticcio tra i feticci ( strumenti di penetrazione artificiali, corde, biancheria particolare).

Altro aspetto è la richiesta di avere foto sexy o di girare video durante l’incontro fisico o di praticare sesso con un terzo soggetto,tutte richieste che sviliscono la persona e la storia medesima.

Ovviamente, nei casi in cui la scelta dei soggetti fosse libera e vi fosse un consenso nulla qaestio. Invece, nella relazione disfunzionale, tale modalità viene subita più o meno inconsciamente o per compiacere il perverso o per timore dell’abbandono (timore che è sempre in agguato) o per scongiurare mutismo, critiche “ sei ridicola , ma sei frigida?” o “ vedi, non mi accontenti mai ?”, e cosi ci si trova ad accettare un approccio fisico dal quale si esce scossi, umiliati, confusi.

Dopo qualche tempo, la preda percepisce la violenza sottesa al rapporto e si sente “sporca e con l’amaro in bocca” . A questo si aggiunga che la freddezza dello psicopatico gela qualsiasi esigenza di calore della vittima; essa si sentirà depauperata, come se avesse perso qualcosa, non si sente a posto con se stessa .

Le richieste dello psicopatico e del perverso impongono una determinata tipologia di biancheria intima o prestazioni umilianti, includono spesso percosse, sono insomma orientate verso una dominazione schiavizzante.

Le prede dell’harem di serie inferiore rispetto alle favorite, vengono contattate quasi esclusivamente per l’incontro sessuale e salutate entro pochi minuti dalla conclusione del rapporto, atteggiamento questo che dimostra sia l’assenza di sentimento sia l’intento sadico di far vedere alla preda ormai dipendente quale sia il ruolo assegnatole.

Lo psicopatico,inoltre, sembra osservare, con occhi fissi, di ghiaccio, il partner durante l’amplesso, come se fosse uno spettatore esterno, quasi come se volesse studiarne i gemiti, il modo di vivere l’atto, e le reazioni quando viene umiliata.

Naturalmente, il sesso viene anche negato ad arte. La compagna ufficiale dello psicopatico e del narcisista maligno spesso assistono ad una diminuzione dei rapporti, dovranno pregare quasi il manipolatore e diverranno invisibili anche sotto questo punto di vista. Saranno oggetto di critiche sul fisico, sulla avvenenza, verranno totalmente ignorate per lunghi periodi. Di fondo lo psicopatico ed il narcisista maligno soffrono molto la noia. Se hanno deciso di avere un rapporto di facciata, nel tempo si spengono completamente, si accasciano sul divano, si disinteressano della vita familiare, sono scuri in volto, criticano di continuo e latitano dal punto di vista sessuale. Naturalmente, varcata la soglia di casa, essi,stimolati da nuove situazioni, sono ricchi di charme ed appetiti sessuali e vivono così una integrale doppiezza.

Questi individui fanno un grande ricorso alla masturbazione; nonostante abbiano una promiscuità sessuale elevata, l’autoerotismo compulsivo è molto frequente. D’altra parte, a ben vedere anche quando vivono la sessualità con un altro soggetto in realtà sono soli, avendo ridotto ad oggetto il partner.

I siti di incontro e quelli a sfondo marcatamente sessuale registrano un forte presenza di narcisisti patologici e di psicopatici, a cui piacciono sia il sesso virtuale sia la pornografia.

Le vittime, quando la storia si chiude, portano addosso i segni anche di questa forma di abuso. L’adrenalina di spingersi oltre il proprio limite che esse,all’inizio,credono di condividere con chi le ama,quando l’illusione e la maschera dell’abusante cadono e vengono allo scoperto menzogne,tradimenti,violenza ed abbandoni, si rivela un boomerang che le farà sentire prese in giro e “sporcate” .

Purtroppo ,anche nei casi in cui è proprio il corpo della vittima a dare i primi segnali di chiusura verso il carnefice, ella non lo ascolta a causa della dipendenza e soggezione emotiva e della speranza in un futuro radioso.

La vittima avrà molte difficoltà a fidarsi nuovamente di un altro partner, anche sotto questo profilo, e avvertirà a lungo un disinteresse cautelativo e, a volte, una vera ripugnanza verso il sesso.

Umiliata, sfruttata,usata come cavia umana,abusata nel corpo e nello spirito, preferirà chiudersi in una rassicurante solitudine.

Non vi è nulla di bello nel vivere la sessualità con lo psicopatico, una sessualità meccanica,depravata,fredda .

Secondo Meltzer ,la sessualità perversa si sviluppa su una struttura narcisistica. La relazione del perverso con il suo oggetto è indifferente, cioè non c’è separazione e differenza tra soggetto e oggetto sia in quanto l’oggetto non ha uno statuto proprio, non esiste per sè, sia perchè esso è affettivamente indifferente per il soggetto perverso che lo usa per i propri scopi e lo svaluta. Meltzer inoltre dilata il campo della perversione quando dice che “un individuo perverso è perverso sempre; è bloccato in questa modalità di relazione con l’altro e non si rimette mai in discussione”.
Individui del genere possono esistere soltanto “distruggendo” qualcuno: hanno bisogno di sminuire gli altri per acquisire una buona stima di sè e conquistare il potere, perchè sono avidi di ammirazione e approvazione. Non hanno nè compassione nè rispetto per il prossimo, perchè il rapporto non li coinvolge. Rispettare l’altro vuol dire considerarlo come un essere umano e riconoscere la sofferenza che gli si infligge.

L’Autore sostiene che persone che maltrattano gli altri per evitare la responsabilità dei propri conflitti interni. Lo sfruttamento di un’altra persona allo scopo di mettere il conflitto fuori di sè può essere considerato perverso, indipendentemente dal fatto che la relazione sia vissuta sul piano sessuale o no. Cohen dice che in queste relazioni l’altro viene “deumanizzato” e degradato al livello di oggetto parziale, ricettacolo della sua manipolazione onnipotente e del suo sfruttamento.Lo scopo di chi maltratta un altro è ottenerne il controllo negandone identità ed autonomia.

Racamier sostiene che il principale obiettivo dell’azione perversa è quello di calpestare la verità e di manipolare cose e persone ai propri fini.

Usando l’altro il perverso si risparmia del lavoro psichico, o meglio se ne difende, in quanto si difende dalla sofferenza che il lavoro psichico comporta, e fa pagare il conto ad altri.

Nella relazione d’oggetto narcisistico-perversa , la preda subisce un vero e proprio maltrattamento.Il perverso non può agire da solo, ha bisogno di un altro, di qualcuno cioè che entri in specifica, e non generica, relazione con lui. In questo senso la perversione è una patologia relazionale: non la si vede che nel rapporto con un altro, una vera e propria preda che il perverso soggioga e sfrutta a proprio vantaggio.
La perversione narcisistica è caratterizzata dal bisogno e dal piacere specifico di far valere sè stessi a spese di altri.

La sessualità e l’amore non appartengono al ristretto mondo dello psicopatico,perennemente insoddisfatto ed in corsa,teso a colmare, oltre ogni decenza, al di là di ogni limite, quella incapacità di sentire la vita che pulsa negli esseri umani,irrimediabilmente differenti da lui e,per questo, per lui francamente irraggiungibili .

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55 pensieri riguardo “LO PSICOPATICO E LA SESSUALITA’”

  1. Da 20 giorni contatto zero. 14 anni di rapporto nei quali gli ultimi 6 totalmente senza rapporti un quanto lui si diceva impotente e invece, ho scoperto poi, che aveva una vita parallela di sesso sfrenato con più donne!

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  2. Descrizione perfettamente vera in tutto.Dopo un love bombing spietato ,io in intimità ho visto il Np: arrogante, sprezzante e Terrorizzato.Occhi di giaccio.In un breve week-end si è posizionato sulla riva del letto e di spalle per non essere toccato,guai.A meno che non lo facesse lui per un breve istante,per ottenere benefici a suo favore; per poi ridonarti il rifiuto subito dopo.Se questo non è un np?Ora ‘no conctact ‘totale forever.

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  3. …”ha una curiosità morbosa per i dettagli dei rapporti fisici precedenti e non è raro che la preda subisca veri e propri interrogatori circa i particolari intimi vissuti in precedenti relazioni”… Dico solo che è finita per questo, io ho sempre cercato di difendere la mia privacy passata, non si può raccontare ogni cosa, soprattutto nei minimi dettagli… ci sono cose che una persona ( normale) non dovrebbe neanche chiedere… Un anno passato ad indagare sul mio passato, sulle mie relazioni, il mio telefono rivoltato come un calzino in cerca di ogni sorta di indizi… Un anno passato a sentirsi chiamare puttana ad ogni occasione, a subire punizioni fisiche e psicologiche… Eppure sembra quasi che quei momenti orrendi, di disperazione, dolore, paura, non siano mai esistiti… mi ha lasciata per un litigio banale, vivo con il senso di colpa di non essere stata capace di essere sincera nel momento in cui lui mi chiedeva certe cose… mi dico che davvero sono falsa e puttana… razionalmente so che non è così, oscillo tra pensieri razionali e follia… sarà dura ma spero di farcela per ritornare me stessa…

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    1. Vedi bene che si tratta di una perversione e che il suo comportamento è’ tipico di questo disturbo . Malattia . Non sentirti bugiarda o reticente e men che mai puttana : riconosci la violenza che hai subito e metti a tacere la parte di te che lui ha manipolato facendoti sentire sporca e sbagliata. Parlava di se ‘ imputandolo a te

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      1. Cara Marina, io ringrazio te per le parole di questo blog. Sono state davvero un salvagente a cui aggrapparmi. Ho divorato ogni articolo presente, ed ogni descrizione dei gesti mi gelava il sangue, perché lui è esattamente come viene descritto qui. Mi dispiace saperlo “malato” in modo inconsapevole ( lui è perfetto, sono gli altri gli inferiori ). Mi dispiace pensare che sarà così con ogni donna ( se non peggio ), mi dispiace saperlo “solo” a livello personale, solo, vuoto, malato… Mi dispiacere sapere che non si farà mai aiutare e resterà così per sempre. Eppure a vederlo da fuori non penseresti mai che dentro nasconda una bestia, un ragazzo colto, un’artista eccezionale, educato, ecc, ecc… Mi fa molta rabbia e tristezza insieme… Ho cercato di curare le sue ferite interiori, che avevo percepito, ma lui non si fa aiutare da nessuno, distrugge ogni cosa colpevolizzando gli altri dell’accaduto. Non gli auguro nessun male e spero non ne faccia agli altri, lui fa del male soprattutto a se stesso senza accorgersene… Mi sono sentita come cappuccetto rosso affascinata dal lupo e poi divorata senza pietà. È orribile questo pensiero, ma nonostante tutto non riesco ad odiarlo. Ti ringrazio ancora per quello che fai attraverso queste pagine.

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      2. Cara Marina, vorrei ringraziarti per quello che attraverso queste pagine fai per le persone. Per me leggere e documentarmi su questo blog è stato una sorta di salvagente. Adesso so che lui sarà “solo” e “malato” per tutta la vita è nessuno potrà mai aiutarlo. Mi dispiace saperlo così, mi dispiace sapere che non cambierà e potrà solo essere peggiore. Eppure a vederlo da fuori non penseresti mai… Un ragazzo bellissimo, un artista, colto, educato, pieno di qualità… Nessuno potrebbe pensare che nasconda in se una bestia. Mi sento come cappuccetto rosso, prima affascinata dal lupo e poi divorata… Bhe ripensandoci la vera morale di quella favola trattava della perdita dell’innocenza ed effettivamente è stato proprio così. Grazie ancora per quello che fai.

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      3. Hai proprio ragione , la perdita dell’innocenza , cosa che a me manca tantissimo, quel vedere magia dappertutto. Devo dire che ci ho messo anni per identificarlo con un termine preciso, iniziando a fare ricerche sul vampirismo energetico perché dopo gli incontri con lui mi sentivo stranamente svuotata. Ma poi non diedi ascolto a quel sentire , e passarono gli anni…. Poi un’amica mi fece leggere qualcosa sul Narcisismo e lui si profilava sempre più netto. Ma questo articolo lo definisce così precisamente, come l’assenza del bacio, dice che gli fa senso… Io lo frequento ancora, ormai ho capito tutto, e malgrado ciò, mi fa una gran pena. Il gran da fare che si dá per mantenere il contratto, per non lasciarmi mai andare. Mi ha tolto l’innocenza, ma non la mia umanità. Quella non può venir scalfita , né rubata. La vita lo ha punito con questo, e mi sembra sufficiente per non infierire.

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    1. Per risponderti dovrei fare un altro articolo mia cara ! Comunque, perché sono malati e la malattia e’ sempre uguale, perché per loro la sessualità e’ meccanica vuota e priva di fantasia amore e creatività e spontaneità . Cioè a ben vedere e’ priva di quegli elementi che sono tipici della vera sessualità umana …

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  4. Il sesso è sempre stato un’attrattiva enorme, un magnete, un profumo, un rifugio.
    Gestito nei suoi tempi, quando voleva lui stile concessione. Ma quando avveniva è sempre stato avvolgente, non egoistico, come una droga, come una rivincita per me… in quel momento mi vedeva, mi lodava, mi rendeva unica,. Finito quello si tornava alla realtà e tutto tornava ad una dimensione piatta senza impennate.

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      1. Ma non esistono varie sfumature di narcisismo? sono tutti perversi e psicopatici? Non ci sono versioni soft?

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      2. Il narcisismo sano non è un disturbo della personalità , il narcisista non perverso può essere egocentrico o un po’ egoista ma mai distruttivo bugiardo seriale . Il narcisista patologico o maligno sono affetti da uno dei più gravi disturbi della personalità esistenti e non guariscono non migliorano anzi peggiorano e sono tutti altamente distruttivi . Attenzione alla dissonanza cognitiva tipica delle vittime che tutto sommato vogliono non credere che il ” loro ” carnefice sia davvero un carnefice

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      3. alternava momenti in cui diceva di volermi bene a offese, richieste sempre più oscene, distacco, silenzi. Alla fine mi ha detto che non era etico il nostro rapporto, abbiamo litigato e mi ha bloccata. Sono tre mesi che non lo sento. Sto malissimo

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    1. Scriverò un articolo sulla dissonanza cognitiva . In breve , la vittima è divisa in due nelle proprie percezioni : vede le modalità distruttive a tratti ma una parte di di se , manipolata dal predatore attraverso gaslighting , abbandoni e ricomparse , inganni e promesse , ed a causa della dipendenza affettiva col carnefice , rifiuta di vedere . Così combatte una lotta con se stessa e si rifiuta di accettare le modalità insane ed il mostro che è celato dietro la maschera

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      1. É probabile che io non voglia vedere dietro la maschera, vedo un buon 60% di lui in queste descrizioni, ma non la totalitá, non é tutto così come descritto anche nei vari commenti. Per questo mi chiedevo se ci forssero forme che non arrivassero alla perversione, o meglio una versione soft di narcisismo.

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  5. Salve…sto divorando questi articoli. Uno shock. Mi sembra un incubo. Sono stata così male ed isolata da aver toccato il fondo senza possibilità di risalita. Fino a tentare il suicidio. Inconsciamente mi sono imposta di andar via per qualche mese. Non so se possa funzionare ma questa disperazione mi sta mandando al manicomio.

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      1. Dottoressa , le chiedo gentilmente di suggerirmi alcuni testi cartacei sulla psicopatia , affinché si possa studiare perfettamente il soggetto ed i suoi tratti e di conseguenza difendersi . Non mi sorprenderebbe che nei luoghi di potere l’atteggiamento psicopatico venisse precisamente anche insegnato , per cui spazi pure tra i testi che lei riterrà utili , grazie mille .

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  6. Sono stata vittima di un narcisista manipolatore perverso per quasi 10 anni. Ero la sua amante poco prima del suo matrimonio, alla nascita della sua primogenita. Ho chiuso io la storia, ma lui mi ha cercato ancora ed io ci sono ricaduta, anche quando lui ha messo incinta la moglie per la seconda volta. Poi non ho voluto più saperne, ma lui, nonostante avessi trovato un ragazzo che mi ama davvero, ha sempre continuato ad inviarmi messaggi e, dopo 7 anni, ho scoperto che aveva avuto la sua secondogenita. Presa dalla rabbia e dal desiderio di vendetta, perché io nel frattempo ho scoperto di essere infertile 😦 gli ho risposto, insultandolo in tutte le lingue! Ovviamente ho capito che è impossibile attuare una vendetta con questo tipo di soggetti! Comunque, dal punto di vista sessuale, devo ammettere che fosse estremamente altruista, generoso, attento, pieno di premure. Sotto le lenzuola era completamente diverso, un ottimo amante, come pochi. Lei parla di sfera sessuale all’interno della coppia consolidata, dunque non so se sia così anche con la moglie… Ne dubito, visto che continua a cercarmi, nonostante non ottenga da me alcuna risposta. Lei cosa ne pensa?

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      1. La ringrazio per la celere risposta 🙂 Ho letto tutti i suoi post ed ho constatato che l’identikit di questa persona coincide perfettamente con TUTTO ciò che ha descritto, l’unica nota dissonante è appunto la sfera sessuale. Crede che, per questo motivo, non si tratti di un narcisista manipolatore perverso?

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      2. No , può assolutamente esserlo ; dal suo commento non rilevavo altre modalità tipiche . Se invece ci sono allora non basta una sessualità apparentemente normale. Come avrà letto hanno molte amanti e la perversione spesso viene riservata a quelle di serie inferiore .
        In ogni caso , non ci sono altre formule che il contattozero ed il prendersi cura di se coadiuvate da una terapia mirata perché i danni psichici che provocano possono essere anche gravi e comunque sono sempre seri

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      3. Perché riservano la sessualità perversa alle amanti di grado inferiore ? E comunque , malgrado considerate inferiori , non smette di contattarle , anche per anni ?

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      4. Non smettono solitamente di dare cenni di presenza alle varie componenti dell’harem per controllare e gongolare nel ricevuto potere di essere accolti nonostante la inesistente presenza data. Infine , anche una preda di serie inferiore ( per loro ovviamente) può dare molto : bellezza , amore , sesso disinibito, dolore per la loro assenza : tutto nutrimento gratuito .

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  7. In cosa differiscono il narcisista patologico dallo psicopatico ? Come tra un gatto ed una tigre per fare un paragone , felini entrambi ma di dimensioni nettamente diverse ?

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    1. Partono dal medesimo substrato psichico come due cerchi uno dentro l’altro. Io parlo del narcisismo maligno e della psicopatia ovviamente. Modalità pressoché identiche ed empatia zero . Alcuni narcisisti maligni hanno una forma di stato depressivo ed ansia se non hanno prede da spolpare o se perdono . Per il resto sono fratelli gemelli a mio avviso

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      1. Per cui il narcisismo non è che una delle sfumature del loro essere , un nome per individuare una tipologia umana che si configura sotto la più ampia definizione di “psicopatia” . Ormai , ed in brevissimo tempo , i gruppi di auto aiuto presenti sul web e che portano nomi relativi al “narcisismo patologico” , si troveranno costretti a cambiare nome , visto che finalmente si inizia a delineare con precisione queste tipologie di essere , tanto difficile da individuare se non con dolore e per lo più a posteriori , quanto a spogliarlo degli abiti romantici del mito. Che di romantico non gli resta proprio nulla , a meno che non si provi un certo languore anche in presenza di uno squalo….
        Ci si dovrà amaramente ricredere sull’amore che tutto può , non con questi esseri senza anima .

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      2. Se il narcisismo maligno sia in realtà la psicopatia lo lascio dire agli psichiatri esperti in materia , la mia è una opinione . Tuttavia, farei una distinzione tra narcisismo patologico e narcisismo maligno ( vicinissimo alla psicopatia); il narcisismo patologico porta a relazioni poco equilibrate che causano sofferenza a causa dell’egoismo egocentrismo è scarsa affettività del narcisista patologico , tuttavia è nel narcisismo maligno che ci sono quelle modalità distruttive della psiche altrui di cui tratto nel blog

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  8. Mi ha umiliata fatta sentire sbagliata per 22 anni. Glielo ho permesso ora basta.
    Non si può a 50 anni avere la repulsione per il sesso, tremare al solo pensiero di essere toccata, provare vergogna di fare una visita dal ginecologo e vergognarsi di provare vergogna. Più stavo male e più si accaniva. Più piangevo e più mandava foto a sfondo sessuale umilianti per le donne. Più gli dicevo che mi faceva male e più ridicolizzava la cosa.

    Io la ringrazio per i suoi articoli sono molto accurati, precisi e mi sono di grande aiuto a rinforzo della terapia psicologica che sto seguendo

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  9. Purtroppo ancora non riesco ad uscirne.. di giorno, non riesco ad appassionarmi a nulla e a nessuno, di notte sto sveglia e penso a lui, leggo le descrizioni dei suoi disturbi.. lo ritrovo in tutto quello che ha scritto in qst articolo.. e piango. Ho provato e provo a farlo riflettere sui suoi comportamenti, ma puntualmente trova il modo x far ricadere le colpe su di me. Abitiamo in due città diverse e da quasi tre mesi nn ci vediamo, ma e’ Uno sfinimento di messaggi che alternano il veleno alle parole d’amore.. ma loro, si rendono conto di essere disturbati? Si rendono conto che i loro comportamenti sono diversi da quelli delle altre persone ? Sono in grado di percepire che Hanno bisogno di aiuto? Dopo 13 anni di relazione, ne esco lacerata e depressa.. la cosa migliore X me sarebbe farmi aiutare in un percorso psicologico. Vivo a Roma, può consigliarmi un professionista in grado di aiutarmi? La ringrazio.

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    1. Non avvertono di essere disturbati anzi sono pieni solo di loro stessi . Sanno cosa è sbagliato e cosa sia giusto in quanto sono lucidi ma non lo percepiscono a livello emotivo ed interiore giacché privi di capacità affettive e sensi di colpa .
      Mi contatti via Facebook così in caso le indico un buon terapeuta

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  10. Sguardo di ghiaccio, assente, gesti meccanici, l’altro non esiste, è solo un oggetto. Affettività inesistente, richieste strane e quel che è più assurdo, per loro è tutto normale.

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  11. Mi sono riconosciuta al 100%, una delle mie storie è stata esattamente così come descritto per filo e per segno nell’articolo, ma per tutta la vita, fino al punto di rottura (mi sono fatta aiutare però, rivivendo un trauma subito in famiglia che avevo rimosso, inoltre credo di essere stata fortunata a preservare una “parte sana” che mi ha almeno permesso di riconoscere il problema), mi sono “relazionata” con uomini dai tratti narcisisti/patologici più o meno marcati. Non ho letto tutti i commenti sopra, giusto qualcuno perchè mi ci vorrebbe più tempo, ma mi chiedo, accidenti, QUANTI SONO??? Quanti soggetti di questo genere ci sono in giro?… E la cosa più allucinante è che hanno anche diversi amici. Riescono a mascherarsi molto bene e pure a sembrare il contrario di quello che in realtà sono. Grazie per l’approfondimento così dettagliato.

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  12. Gent.ma D.ssa intanto grazie per il suo articolo. Il migliore e completo tra quelli che abbia mai letto sull’argomento, sia per la chiarezza espositiva che per la profondità con cui tratta ogni aspetto.
    Nel mio caso il sesso è comunque assolutamente coinvolgente. L’ho definito spesso come una “fusione totale” in cui lui si dedica a me con tutto se stesso e viceversa. Ma questi momenti fantastici sono comunque da lui limitati a una volta a settimana. poi il nulla totale. zero. Evita accuratamente qualunque contatto umano.
    Vivo questa relazione da 4 anni e mezzo e ho attraversato tutte le (false) fasi in sequenza: “amore”, sesso “non totale”, totale assenza di sesso ma con altre attenzioni da parte sua, sesso passionale (fase attuale).
    Che fosse un uomo distorto me ne sono accorta già dal primo mese e anzi al secondo mese di frequentazione, appunto anni fa, lo avevo inquadrato come narcisista patologico perché qualcosa non mi tornava mai. E quel qualcosa l’ho poi (a seguito di letture sull’argomento) inequivocabilmente identificato come triangolazione, strategia del silenzio, gas lighting, etc .
    Lui si stupiva soprattutto all’inizio di come io fossi “strutturata” (parola sua che io non capivo) e come non fossi una che si fa sottomettere…
    Le chiedo… in questa fase da me sopra descritta la sua ferita narcisistica si aprirebbe a seguito di un mio rifiuto al sesso?
    e soprattutto perché ha alternato le varie fasi? mi spiego meglio…di fatto è stato un “crescendo” da alcuni punti di vista….mi sarei aspettata invece un decremento di passione e interesse .
    Rimane un fatto: che il sesso con lui è davvero un’esperienza fantastica a cui faccio fatica a rinunciare nonostante chiaramente la totale sua assenza successiva mi infastidisca o meglio mi dia la certezza ogni volta che io abbia a che fare con un uomo gravemente malato e la cosa chiaramente mi disturba.
    Grazie ancora

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  13. Aggiungo un’ultima domanda. Io avendo messo insieme i vari pezzi e fidandomi del mio istinto inziale l’ho inquadrato come narcisista patologico o addirittura maligno. Se però guardassimo solo il fatto che lui vuole solo fare sesso e poi scompare: mi fa sorgere talvolta ancora questo dubbio: ma non è che lui è semplicemente un individuo “squallido” che vuole solo fare sesso senza alcun coinvolgimento emotivo, e sotto non ci sia alcuna patologia? Cioè qual è la differenza tra un uomo che da una partner voglia solo sesso e uno narcisista psicopatico?

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    1. la differenza sta nel fatto che un uomo superficiale è chiaro sin dall’inizio e non fa promesse, rispetta l’altro e non mente; inoltre, le relazioni solo sessuali, opinione mia, durano poco perchè stancano. Il narcisista maligno crea confusione e dolore, va e viene mortificando, destabilizzando, distruggendo sogni, aspettative, identità dell’altro. Chi vuole solo sesso non fa male all’altro, il narcisista maligno fa sempre molto male

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  14. Gentilissima dottoressa, ho conosciuto, per motivi di lavoro, un uomo che ha evidenziato, nel corso della nostra breve frequentazione, tutte le modalità di interazione tipiche dei narcisisti. Altamente distruttivo (egli stesso afferma di rovinare tutto ciò che tocca e di essere precario in ogni ambito della sua vita), manipolatorio, assolutamente non empatico, mi ha trascinata in una relazione di natura quasi esclusivamente sessuale, caratterizzata da rapporti meccanici, ossessivi e quasi violenti, e richieste volte a denigrarmi o a voler conoscere, nei minimi dettagli, i particolari della mia vita intima.
    Vive in una casa sudicia, buia e caotica. Mangia smodatamente e credo metta in atto comportamenti a rischio (quali rapporti sessuali non protetti e profferte rivolte a qualsiasi essere porti la gonna e stimoli il suo desiderio). La prima volta in cui ci siamo incontrati mi ha spaventata moltissimo, in quanto mi ha, praticamente, violentata – e a lui tale interazione è sembrata assolutamente normale -. Spesso mi ripeteva di essere il mio padrone e che io avrei dovuto obbedirgli ‘senza fiatare’.
    Ora è sparito nel nulla, lasciandomi nel silenzio più assoluto, senza fornire alcuna spiegazione. Mi chiedo se le caratteristiche della sua personalità possano essere ascritte ad una forma di Narcisismo o Psicopatia. L’unico elemento mancante nel nostro rapporto è stato il ‘love bombing’.
    Sto seguendo un percorso di psicoterapia, volto a conoscere quali motivazioni inconsce mi abbiano tenuta agganciata ad un uomo del genere. Attendo una Sua cortese risposta e La ringrazio.

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    1. E’ impossibile fare diagnosi a distanza ed io peraltro sono un avvocato e non uno psichiatra. Tuttavia, è evidente la natura violenta e disturbata di questo soggetto e lo svilimento che ha inteso trasmetterle. Violentare una donna è uno dei gesti più crudeli che denotano chiaramente una oggettivizzazione dell’altro, tipico degli anaffettivi. Ha molte delle caratteristiche dello psicopatico ma a lei non serve una diagnosi su di lui quanto prendere coscienza della sua distruttività ed aggressività e questo lo ha davanti agli occhi. Pertanto, il contattozero mi pare da adottare subito posto che è probabile che si riaffacci nella sua vita. Coraggio.

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      1. Carissima dottoressa, purtroppo non sono riuscita a lasciarlo andare come avrei dovuto. E’ tornato dopo qualche giorno ed io non ho saputo chiudere la relazione.
        Infine, anche per me è arrivato il momento dello scarto (indotto), dopo mesi costellati da silenzi (durante i quali, comunque, non lo cercavo mai e, per questo, venivo da lui aspramente criticata), abusi, menzogne e proiezioni (tutti i suoi comportamenti più odiosi venivano ascritti a me, “tu pretendi ma non dai”; “non ti fai mai sentire”; “detti regole che per prima non rispetti”, ecc.). Gli incontri, inoltre, erano diventati sempre più brevi e richiesti, ormai, quasi esclusivamente da me. Posta di fronte all’ennesimo annullamento di un appuntamento, a poca distanza dall’ora in cui avremmo dovuto vederci (in spregio alla mia agenda), sono sbottata e gli ho contestato la sua mancanza di sensibilità nei miei confronti, il suo disimpegno, la sua freddezza, il suo trattarmi come fossi stata “un pezzo di carne”.
        Lui si è dapprima difeso, dicendo che io gli proponevo troppi concetti riuniti in un’ unica conversazione. Incalzato da me, ha ammesso di frequentarmi quasi unicamente per il sesso e che ciò avrebbe dovuto bastarmi (quando, invece, era ben a conoscenza del fatto che io provassi, per lui, sentimenti reali). Poi, ha praticamente interrotto il dialogo, passando presumibilmente su un’altra chat più piacevole ed ha ignorato una mia telefonata, pur sapendo quali fossero le mie condizioni emotive.
        A quel punto, mi sono arrabbiata ed ho digitato le frasi che già da lungo tempo avrei voluto proferire e che non avevo mai avuto il coraggio di esternare: “Constatato il tuo disinteresse nei miei confronti, farò in modo che tu non possa più toccarmi, né avvicinarti a me. Non cercarmi mai più”. Lui ha risposto laconicamente “OK” ed è sparito, credo per sempre (gli ammonimenti lo devono aver colpito sul vivo).
        So benissimo che si tratta di uno scarto indotto: ha lavorato moltissimo, negli ultimi tempi, per farsi lasciare e mi ha provocato molta sofferenza ed umiliazione.
        Ebbene, pur avendo ben chiara la prospettiva di non cercarlo mai più e la necessità che quest’uomo non debba mai più rientrare nella mia vita, mi sorprendo ad esercitare una sorta di “attesa” di un suo ormai improbabilissimo ritorno.
        Chiedo gentilmente alla dott.ssa Marconato un parere su questa fase finale della mia triste vicenda, nella consapevolezza che ora il mio obiettivo deve essere un processo di totale e decisivo no contact.
        Ringrazio di vero cuore.

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      2. Cara Lavinia ritengo che per recidere interiormente il legame ed evitare di rimanere in costante attesa del carnefice vi siano solo quattro cose da fare: contattozero assoluto per sempre, terapia psicologica e seguire le indicazioni dell’art. 18 passi per dimenticare e lasciare che il tempo faccia il suo mestiere.
        Ce la farà, coraggio

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  15. Sono reduce di un -per fortuna- breve rapporto (durato 5 mesi) con un narciso patologico.
    Avevo tutti i segnali per coglierlo, essendo io in psicoanalisi da 2 anni, ma, mi ci sono buttata, nascondendo determinate cose alla mio psicoanalista (anche i sogni), perché sapevo benissimo che avrei dovuto troncare subito. Ma il mio bisogno di amore era tale che non mi sembrava vero di aver trovato una persona che, finalmente, mi capisse (APPARENTEMENTE)
    Brevemente, affinché, qualcun altra possa cogliere e salvarsi, le richieste “malate” dei nostri incontri sessuali:
    -voleva che mi lavassi prima, durante e dopo
    – in particolare, voleva che mi lavassi i denti (mi aveva comprato uno spazzolino. Una volta, cercandolo in un suo beauty, ho trovato altri 3 spazzolini di colore diverso….)
    – chiedeva a me di essere erotica, studiare libri sull’erotismo, sorprenderlo e che non mi impegnavo abbastanza sul punto
    – chiedeva per lui sesso orale, dicendo, ogni volta, che non ero brava abbastanza e che dovevo studiare, guardare video ecc.
    -ovviamente, nonostante millantasse grandi esperienze sessuali, lui non era un granché.
    -voleva, ogni volta, che gli descrivessi i miei orgasmi e tutte le sensazioni che provavo mentre facevamo sesso
    -mi parlava di partner precedenti (?)dicendo quello che facevano loro e spettandosi che lo facessi anche io
    -usava un linguaggio scurrile nei miei confronti
    -mi chiedeva di esprimere la mia parte maschile e prendere io l’iniziativa (varie volte ho avvertito una latente omosessualità nelle sue richieste e modalità di richiesta)
    -spesso faceva altro durante il rapporto: vedere tv, fumare, bere, ecc.
    -faceva video

    Certo, rileggendo, mi chiedo come abbia fatto a non scappare subito….
    Spero di essere d’aiuto

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  16. Mi sembra che fin qui si sia parlato solo dello psicopatico maschio
    Forse perché i maschi si vergognano di più ad ammettere di essere stati vittime e non ne parlano.
    Io invece vorrei cercare di farlo. E dire anche che capisco tutte le vittime di qui sopra e, dato che a modo mio ci sono un po’ passato, vorrei spronarvi a non passare le serate a pensare alla belva (come ho fatto io) dopo che si è riusciti a chiudere, e sopratutto davvero è VITALE l’indicazione del CONTATTO ZERO sempre e subito! Ci penserete poi dopo a come ma vi viene così forte da fere l’opposto e alzare il telefono ma contatto zero e bloccare anche!

    Comunque per quanto riguarda la mia esperienza i sintomi di lei erano questi:
    – usava il sesso, di cui le importava credo poco o nulla in realtà, per manipolarmi (sia facendolo che negandosi)
    – mi sfruttava economicamente.
    – mi tradiva
    – faceva promesse che non manteneva mai (andare via il week end ma poi non si poteva, però poi con le amiche ci andava) ..e spesso deludendo proprio all’ultimo momento in un moeo che faceva particolarmente soffrire
    – bugie sistematiche. Ma davvero sempre. Su ogni cosa
    – ricatto morale (per cui lei aveva sempre guai maggiori dei miei e io se non facevo questo e quello, o se la lasciavo, cosa che comprensibilmente ogni tanto minacciavo di fare, sarei stato io il mostro)
    – SOPRATTUTTO mi umiliava continuamente.
    Anche se io facevo di tutto per lei, perché veramente la adoravo un po’ devo ammettere (CHE ORA SO CHE NON SI DEVE FARE MAI CON UN ESSERE UMANO), lei era invece sempre lì ad aspettare il minimo errore (ma poi non erano neanche errori e a volte era ridicolo a cosa si attaccava) per umiliarmi. Se possibile davanti ad altri. E lì una cosa che notavo, ma non da subito devo ammettere, è il sorrisino.
    Cioè, col senno di poi direi che lei non lo faceva solo per tenermi debole e con l’autostima bassa. Le dava proprio un piacere diretto, specie se risultavo particolarmente mortificato

    Da parte mia:
    – Era partito tutto con un colpo di fulmine (di cui non mi fido più ..e mi sa che se tu per storia infantile rimossa magari, ti vai sempre a cercare quelle peggiori sarà proprio per quelle che avrai il colpo di fulmine..)
    – Conosciutala avevo ritenuto di stimarla molto per tutta una serie di cose e mi pareva in effetti incarnasse tutta una serie di qualità che anche io avrei voluto avere (e questa è una posizione ovviamente che ci rende deboli. Si tratta letteralmente di guardare dal basso in su….)
    – senso di responsabilità e del dovere molto alti. …lei verso di me zero invece.
    Ma io guai a venir meno a un impegno. Prima ancora che si incazzasse lei non me lo sarei permesso io
    – E poi sopratutto, ed è la cosa che mi fa più male ad ammettere di avere avuto perché adesso me la castro appena la provo per qualcuna e infatti sono anni e anni che sto da solo: provavo una grande tenerezza per lei. A volte mi commuovevo pensando ad alcune sue vicende di vita (mi commuovevo io per lei evidentemente perché mi sa che lei non provasse niente in quel suo cuore nero)
    – e poi avevo questa disperazione crescente mano a mano che la storia “andava avanti”, ma non andava avanti davvero (io speravo di mettere su una famiglia insieme, lei lo aveva sempre promesso ma in pratica non faceva mai passi concreti in quel senso, tipo vivere insieme)
    – e provavo questa perdita di energia e di speranza sempre più forti, e assieme mi rendevo conto che si stava meglio prima di conoscerla ma allo stesso tempo all’idea di perderla ci si sente morire
    Quando invece ho scoperto che era andata con altri (lo ha fatto sotto il mio naso e poi ha fatto apposta a fare in modo che lo scoprissi) la sensazione fu questa: mi crollò il cielo sulla testa e mi si aprì la terra sotto i piedi allo stesso tempo e non sentivo più lo stomaco e non sentivo più la testa e mi sembrava che stesse succedendo a un altro e il cuore batteva a mille e sudavo e avevo freddissimo allo stesso tempo e non ci credevo. …una delle sensazioni e dei momenti più brutti della mia vita.
    – Infine ricordo anche il pensiero del suicidio che avevo sempre più spesso.
    E la crisi proprio quando poi lei mi ha lasciato (ma poi ovviamente, dopo avermi distrutto ma non avermi ucciso, provo a tornare insieme).
    E ricordo lei che in maniera più o meno velata lo avvallava. Nel senso che se le raccontavo la mia disperazione e le mie idee stava lì a constatare che in effetti se era così che sentivo, etc..
    Non è che mi dicesse di farlo ma neanche si strappava i capelli o dicesse che me lo avrebbe impedito, etc. Diceva invece che capiva e che anche lei ci aveva pensato per se stessa in momenti simili.
    Come a dire che era legittimo e possibile. Non una parola per dissuadermi. Cioè si, forse un paio di circostanza molto generiche, ma l’atteggiamento diceva altro.
    Vabbè. La vita a volte. …che gente strana che si incontra
    Ma ancora più strano è che ce la si va a cercare o comunque non si scappa via subito
    Mai più però!
    PS Comunque una osservazione: mi sono ricordato che il mio corpo mi aveva già detto tutto (ad ascoltarlo!), ché la prima volta che aveva dormito da me chissà come mai, dopo anni che non succedeva, ero stato male e avevo davvero “vomitato l’anima”.

    Ecco tutto questo era un po’ per dare anche la mia testimonianza, un po’ per dire di non farne un discorso di genere (il “Noi” e “loro” non è maschi e femmine ma gente sana e che sa amare da una parte e queste persone cattive e malate dall’altra) e un po’ infine anche per esprimere solidarietà a chi ha scritto prima e dire che, anche sei i fatti concreti non sono gli stessi, un po’ credo di poter capire. E forse anche voi me.

    E poi un’altra cosa ancora: credo che la cosa più importante è che siamo noi vittime a dover imparare la lezione in queste vicende.
    Abbiamo incontrato una belva magari, ma vi erano in noi debolezze tali che ci rendevano selvaggina, carne da macello…
    E allora dobbiamo impegnarci a cambiare!
    Senza diventare come loro ma almeno resistenti a loro.
    Duri altrettanto senza essere come loro.
    Certo a costo di perdere tantissimi dei nostri sogni ma vedere il mondo a quel modo così ingenuo, e idealizzare così le persone, e in un certo senso anche quell’ “amare” per come lo intendevamo, che è un modo poco evoluto di farlo, sono state le cose che ci avevano resi appunto carne da macello.

    La promessa deve essere: MAI PIU’! E perché davvero sia così credo serva anche un impegno forte con sé stessi a non dimenticare! (anche se fa malissimo ricordare).
    E se si riesce poi a raccontare.
    Testimoniare così che non capiti ad altri.

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  17. Ho i brividi. Mi sono rivista nella descrizione e… Ho la nausea! E da stupida anche oggi continuavo a cercare segni di un suo amore sincero nei miei confronti😤 per fortuna ci siamo lasciati!

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  18. Salve, credo di essermi ritrovata in una relazione con un soggetto narcisista. Le sue reazioni e le mie, sono le stesse che leggo nei suoi articoli. La nostra era una relazione clandestina. Entrambi impegnati in relazioni lunghe. Quando mi sono guardata in faccia dopo oltre un anno di apparizioni, sparizioni, dichiarazioni da togliere il fiato seguite da silenzi, richieste di appuntamenti a cui finiva regolarmente per non presentarsi, mi sono rivista magra, malata, triste e vuota. Tutto ha perso senso. Chi mi incontrava (ahimè succede tuttora) mi chiedeva se fossi malata. Faceva in modo che un flebile filo, un contatto, diretto o indiretto, ci fosse sempre. Un mesaggio, uno stato.
    Mi sembrava di impazzire, ma non riuscivo a interrompere il contatto. Fino a qualche mese fa. Completamente annullata, l’ho minacciato di rendere pubblica la cosa se non fosse sparito, se non avesse bloccato ogni contatto. Spaventato, lo ha fatto. Non ne vado fiera, e mai avrei raccontato a nessuno questa storia assurda e malata andata avanti per due anni, ma da sola non riuscivo a chiuderla. Volevo fosse lui a farlo. Volevo si prendesse la responsabilità della fine. Come spesso capita ormai, molti scambi sono stati scritti. Questo non mi ha dato modo di sfogare la frustrazione che ancora oggi mi porto dentro. Quando ho visto il blocco dei contatti che gli avevo imposto, mi sono sentita morire. Un aspetto mi lascia perplessa di tutto questo. L’assenza di rapporti fisici. Impegnata in una relazione ufficiale, mi sono tirata indietro le prime volte in cui ci siamo trovati a un passo dal fare l’amore. Mi spaventava il tradimento. Anche se lo desideravo. Lui non mi ha mai forzata, pur ricordarmoni in continuazione quanto lo desiderava. Quando mi sono convinta a lasciarmi andare, è iniziato un tira e molla senza senso. Mi chiedeva di partire con lui, di passare la notte insieme, di trovare il mondo di appagare un desiderio comune. E puntualmnte trovava una scusa per fare saltare l’appuntamento. A parole continuava a sottolineare la forza del suo desiderio, e ci credevo. E aspettavo. Mi fidavo. E intanto mi spegnevo. Mentre spariva per settimane, e poi riappariva per ripropormi un incontro intimo. Gli ho tante volte fatto domande dirette. Il più delle volte non rispondeva ai messagi. Altre rispondeva dopo ore o giorni. Gli chiedevo in modo esplicito se volesse proseguire o mollare questa relazione. Se volesse fare l’amore con me e la risposta era sempre “sì, voglio”. E quando arrivavamo al dunque, la risposta era che doveva pensarci perchè quella con con me non era una storia qualsiasi, sarebbe stato diverso. Così lo giustificavo. Pensavo “non lo fa solo per sesso. E’ davvero coinvolto. Chiunque altro nella sua situazione se ne sarebbe approfittato”.
    L’assenza di un rapporto sessuale, dopo averlo immaginato e raccontato per così tanto tempo, non ha fatto altro che aumentare il mio crollo di autostima. Non sono abbastanza nemmeno per questo, mi sono ripetuta per due anni. Ogni uomo punta al sesso, e io per lui non sono abbastanza nemmeno per questo. Intanto i suoi modi continuavano ad essere estremamente altalenanti.
    Leggo, mi informo, “studio “ su questa patologia. Ritrovo tutti gli aspetti da lei indicati. Inclusa la triangolazione. Ho da poco scoperto che durante un periodo di silenzio, in cui avevo tentato di allontanarmi, ha baciato una mia carissima amica. Lei me lo ha raccontato come un episodio stranissimo, privo di senso. Loro amici trentennali, dopo una serata fra amici che non presentava il climax per un bacio intimo. Anche lei è rimasta senza parole. L’unico pensiero che mi è venuto in mente, quando lei mi ha raccontato questo episodio, è che lo abbia fatto nella speranza che lei, che non era a conoscenza della relazione, me lo raccontasse. E di conseguenza mi ferisse. E così è andata. Mi ha ferito.
    Peraltro mi ha raccontato di una persona che stava benissimo, allegra, che addirittura si vantava di una nuova corteggiatrice.Tipi di racconti che in precedenza non aveva mai affrontato con questa amica. Io mi spegnevo e lui diventava più forte. Come se mi succhiasse la vita.
    Mi sono ossessionata a lungo sul perchè. Ma temo non esista risposta. Nonostante i blocchi, ho continuato a seguire i suoi profili. Fino alla settimana scorsa, quando mi sono imbattuta in questo sito. La mancanza di un rapporto fisico continua però a ossessionarmi. Perchè? Cosa ci ha guadagnato?

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  19. Grazie di cuore per aver confermato tutti i miei pensieri, fino ad ora, confusi. Analisi perfetta ed accuratissima. Anche io, come altre qui, ho “visto” il NP uscire allo scoperto la prima volta che abbiamo avuto un incontro fisico. Dopo un mese di serratissimo love bombing, quest’uomo, fino ad allora dolcissimo, protettivo e gentile, mi invita a casa sua. Il suo approccio fisico mi meravigliò assai (dirty talk, sculacciate ecc.), ma pensavo fosse il suo modo per “ravvivare” il rapporto, perché credo che ogni uomo abbia qualche perversione. E, soprattutto, come spiegato nell’articolo, pensavo semplicemente di condividere una fantasia erotica, ancorché bizzarra, tra innamorati. Ma poi ci furono altri dettagli che non mi quadravano. La sua freddezza dopo il rapporto e, soprattutto, il fatto che non mi avesse chiesto di rifarlo nei giorni a seguire (di solito gli uomini dopo la prima volta diventano assidui, anche se non ti amano). Ora capisco che era soltanto un gioco sadico. Si divertiva a tenermi sulla corda. Fortunatamente l’ho beccato quasi subito con un’altra e quindi la storia è finita prestissimo. Questi uomini sono dei veri demoni.

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  20. Buonasera a tutti,
    In mezzo a tutta la mia esperienza distruttiva, penso di aver avuto a che fare anche io con una narcisista. Qua in relazione al bellissimo articolo vi racconterò cosa accaduto in merito alla sfera sessuale, vi prego di dirmi se questi comportamenti sono tipici dei narcisisti:
    Primo periodo con sesso giornaliero diverse volte.
    Ultimo periodo: qualunque mia fantasia che avrei voluto condivedere con lei era considerata “sporca”. Nessun rapporto sessuale. Costringendomi ad elemosinare attenzioni fisiche . Lei mi diceva di andare a prostitute per non importunarla. Cosa che naturalmente non mi appartiene.
    Durante l’amplesso mi sono sempre prodigato per il suo piacere. Lei assolutamente no. Una volta raggiunto l’orgasmo mi intimava di “sbrigarmi” . Nessun bacio ne durante i rapporti ne prima ne dopo. Nessun apprezzamento ne sentimento. Sono letteralmente svuotato dentro. Non credo di farcela a riprendermi nonostante abbia firmato la separazione la scorsa settimana.

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