La vittima:18 passi per dimenticare lo psicopatico o il narcisista perverso

Ora è finita.Questa sconvolgente relazione nella quale ti sei trovata e nella quale hai perso il tuo tempo, la tua gioia, la tua passione, i tuoi soldi ed, in parte, te stessa, adesso è finita.

Cala il sipario sulla storia più disumana, dolorosa, squallida ed incomprensibile che probabilmente tu abbia mai vissuto. Il quadro è desolante. Poco importa quanto sia durata la giostra montata ad arte dallo psicopatico

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Mi avvolga il fiore

mi sfiori l’onda

si aprano le danze.

Ascolto la musica del grande albero

sono acqua vento fuoco

M.M.

Ora è finita. Questa sconvolgente relazione nella quale ti  sei trovata e nella quale hai perso il tuo tempo, la tua gioia, la tua passione, i tuoi soldi ed, in parte, te stessa, adesso è finita.

Cala il sipario sulla storia più disumana, dolorosa, squallida ed incomprensibile che probabilmente tu abbia mai vissuto. Il quadro è desolante. Poco importa quanto sia durata la giostra montata ad arte dallo psicopatico che ti ha scelto, i danni sono sempre enormi, soprattutto da un punto di vista emotivo e psicologico.

I primi tempi, la vittima si sente in parte sollevata dalla chiusura della relazione e trova ristoro dall’interruzione dei meccanismi malati di tortura ed avverte un abbassamento dei livelli di ansia che, erano diventati altissimi, soprattutto nelle ultime fasi della storia, quando il narcisista perverso, senza comunicarlo apertamente, aveva già deciso di scartarla ed aveva quindi aumentato le dosi di violenza, insulti, silenzi, triangolazioni. Tuttavia, col trascorrere dei giorni, il silenzio dello psicopatico, il suo mancato ritorno, risuona e dilania. Lo psicopatico chiude la storia, o induce la preda a chiuderla, nella maniera peggiore, allo scopo di lasciare la vittima, per un periodo molto lungo e a volte per sempre, psicologicamente agganciata al suo ricordo ed in perenne ed incofessabile attesa. Ella ormai è costretta ad affrontare la verità, a muoversi tra le macerie, ma non riesce ad accettare che davvero tutto sia stato falso, creato sin dall’inizio dal carnefice solo allo scopo di ottenere il suo più totale sfruttamento e la sua distruzione. La vittima non riesce ad accettare di essere stata uno degli oggetti e che, per questo massacro, non vi sarà risarcimento alcuno e pentimento alcuno. La vittima non può accettare che la mente dello psicopatico si è resettata completamente ed ella è uscita dalla sua testa e dalla sua vita, senza lasciare rimpianti, ricordi, dolore o nostalgia.

Appare disumano ed, infatti, lo è.

Rabbia, dolore, crisi violente di astinenza derivanti dalla dipendenza affettiva che lo psicopatico ha creato nel partner, incredulità, autocolpevolizzazioni ed una autostima scesa quasi allo zero assoluto, rendono l’esistenza della ex preda un inferno.

La parte più faticosa sarà cancellare il manipolatore relazionale dalla propria emotività. Egli si è piantato la’, nella mente della vittima, vi si si è seduto come un re sul proprio trono e vive in lei come se fosse reale . A distanza di mesi, a volte di anni, le vittime, nei loro pensieri, continuano a parlargli, lo insultano, lo immaginano buono e felice con un’altra, lo odiano poi no… lo adorano, senza osare confessarlo a nessuno. Insomma, il cervello va in tilt, mentre lui, francamente, si gode la sua vita fatta di abusi e nullità.

La vittima, i suoi familiari o amici e, spesso anche i terapeuti a cui si affida, non si rendono conto della violenza che ella ha subito e non sanno individuare che molto frequentemente ha sviluppato un disturbo post-traumatico da stress (anche PTSD, acronimo dei termini inglesi Post-Traumatic Stress Disorder). Questo disturbo risulta connesso alla deprogrammazione psichica attuata dal carnefice ed è, senza ombra di dubbio, uno dei più importanti e caratteristici disturbi legati all’esperienza di eventi traumatici. Esso rientra nella categoria generale dei cosiddetti disturbi d’ansia.

In base a quanto riportato dal DSM-IV-TR, il disturbo post-traumatico da stress si manifesta quale conseguenza di un evento particolarmente stressante e traumatico che il soggetto ha vissuto direttamente oppure al quale ha assistito e che ha implicato morte, o minacce di morte, o gravi lesioni, oppure una minaccia all’integrità fisica propria o di altre persone (per esempio un’aggressione personale, uno stupro, un rapimento, una guerra, una tortura, una malattia particolarmente grave, un incidente ecc.).  La risposta della persona all’evento traumatico è estremamente variegata e comporta paura intensa, sentimento di impotenza e/o orrore; tale evento viene rivissuto frequentemente con ricordi particolarmente spiacevoli, invasivi e ricorrenti (pensieri, percezioni, incubi, sogni poco piacevoli, sonno disturbato, irritabilità, collera immotivata, ipervigilanza, difficoltà a concentrarsi, disagio psicologico intenso nel momento in cui si viene esposti a fattori scatenanti che ricordano anche in parte. Si rileva una

1) diminuzione dell’interesse o della partecipazione ad attività significative.

2) Sentimenti di distacco o di estraneità verso le altre persone.

3) Affettività ridotta (per esempio, incapacità di provare sentimenti di amore).

4) Sentimenti di riduzione delle prospettive future (per esempio, ritenere di non poter mai costruire una famiglia o di non poter avere una carriera lavorativa di una certa importanza ecc.).

D – Sintomi persistenti di aumentato arousal* (non presenti prima del trauma), come indicato da almeno due dei seguenti elementi:

1) Difficoltà nell’addormentarsi oppure nel mantenere lo stato di sonno.

2) Irritabilità o scoppi di collera.

3) Difficoltà di concentrazione.

4) Ipervigilanza.

5) esagerate risposte di allarme.

E- La durata del disturbo (sintomi in B, C e D) è superiore ai 30 giorni.

F – Il disturbo provoca un disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, in quello lavorativo o di altre aree importanti.

Solo con il contattozero inizierai la tua riprogrammazione:  le vittime sono de-programmate hanno pensieri propri, tutto gira intorno a lui nel bene e nel male. Non lo convincerai ad ammettere il male che ti ha fatto e se lo ammettesse sarebbe solo per riportarti in trappola e ferirti ancora.

Il Dott. Marietan, psichiatra argentino esperto in psicopatia e nel recupero delle vittime – complementari dello psicopatico, dichiara “Per uno psicopatico che cosa sono complementari? Sono oggetti che gli appartengono al di là di qualsiasi norma sociale o  giuridica. Come convincere la paziente che desidera parlare con lui? In primo luogo abbiamo bisogno di aumentare l’io mortificato di questa persona. Perché lo psicopatico mina l’autostima dell’altro, e,quindi, l’altro crede che grazie allo psicopatico sia qualcuno, perché se non è accanto a lui si sente spazzatura. La prima cosa da fare è elevare l’autostima, rafforzare la persona complementare e in secondo luogo spiegare quale sia la personalità del suo partner. Sono situazioni particolari e straordinarie,fuori dal comune e forse le regole standard di come implementare tecniche psichiatriche sono inutili o servono poco.Una volta che si è rafforzata l’autostima e spiegato cosa sia uno psicopatico, allora sì, una volta che si è raggiunto questo obiettivo,  si dovrebbe cercare qualcuno nell’ambiente familiare della complementare che la possa aiutare, qualcuno che sia una persona significativa per lei e che si renda disponibile affinchè, qualora la complementare tenterà di contattare lo psicopatico o viceversa, questa terza persona fidata la sosterrà e fermerà. Una volta che abbiamo ottenuto una maggiore autostima, dato informazioni, risolti i problemi materiali o pratici, solo allora può implementare il salto, imponendo la distanza con il psicopatico. Questo dovrebbe essere fatto, secondo la mia esperienza, con durezza totale e assoluta. È necessario con la paziente essere estremamente duro, senza nessuna concessione, perché lo psicopatico non ha intenzione di averne con lei. Il tipo di contatto che si deve avere con lo psicopatico da quel punto in avanti è pari a zero. Guardate la durezza e la posizione estrema con cui  sto parlando. Perché? Proprio perché “B” se contatta “C”, il circuito viene riattivato e tutto ricomincia”.

TABELLA DI RIPROGRAMMAZIONE PSICHICA DELLA EX VITTIMA DELLO PSICOPATICO

Questa tabella rappresenta un sistema di uscita dal labirinto mentale e materiale generato dalla relazione disfunzionale con un narcisista perverso o con uno psicopatico ad opera di una ex vittima che da quel labirinto e’ uscita senza aver perduto la propria capacità di vivere, amare, gioire e credere in se stessa.

La tabella si riferisce ad una fase successiva la presa di consapevolezza del disturbo del partner abusante e, comunque, presuppone che il rapporto sia chiuso e che possa essere attuato il contatto zero.In caso si debbano avere necessariamente interazioni con il manipolatore, si consiglia di applicare, oltre alle indicazioni sotto elencate, anche le strategie di contromanipolazione ( v. articolo su questo blog “lo psicopatico:come contromanipolare”).

Il percorso di uscita ha una durata soggettiva ed è reso più o meno breve da una serie di fattori personali ,tuttavia , può essere misurato in linea di massima in 12-18 mesi almeno.

Il percorso si presenta molto complicato e doloroso soprattutto i primi tre mesi .

La tabella si compone di regole che devono essere adottate sempre. La mancata o parziale osservanza di una regola compromette la uscita dalla relazione e dalla dipendenza dal proprio aguzzino o ne aumenta la durata.

REGOLA N. 1

Questo percorso di liberazione deve essere vissuto come una battaglia con una parte di se stessi,

NON SEGUIRE E NON FARE CIO’ CHE TI SUGGERISCE LA PARTE MALATA DI TE STESSA

Dopo la relazione, a causa della distruzione dell’identità e della autostima c’è una parte di te che e’ rimasta asservita al narcisista perverso o psicopatico. La parte di se stessi resa dipendente e fragile si opporrà alla accettazione della fine definitiva della storia. Bisogna pertanto avere coscienza che in te avrai  una “te” da sostenere, da proteggere e da non seguire mai, giacchè, essendosi ammalata, tende a riportarti di nuovo dinanzi al soggetto abusante o a mantenere un intimo colloquio “muto” con lui, attraverso messaggi in codice o subliminali sui social , ad esempio.

REGOLA N. 2

Il contatto zero non deve essere mai interrotto. Il contatto zero include non guardare wa, facebook ed  alcun profilo o sito in cui ci sia lui o persone vicine a lui. Il contatto zero significa non poter frequentare luoghi o persone frequentate da lui. Il contattozero comprende il non rileggere vecchi sms, mail, lettere o guardare foto sue o tue scattate nel periodo della relazione.

Il contatto zero serve non solo per sottrarti al pericolo ed alla relazione ma soprattutto ad evitare la manipolazione che il soggetto abusante determina sia con le parole sia attraverso la comunicazione “muta” cioè attraverso messaggi tesi a fingere un interesse o a ferirti, mostrandosi felice con la nuova vittima, circostanza che porta dolore ansia rabbia e desiderio di riallacciare il rapporto per non vedersi sostituite.

Il contatto zero durerà per tutta la vita.

Il narcisista perverso o psicopatico e’ in grado di riattivare il circuito perverso con te anche a distanza di anni .

REGOLA N. 3

SAPPI CIO’ CHE TI ATTENDE

Bisogna essere consapevoli ed accettare il dolore e il senso di ansia. Sappi che non esiste un modo per non soffrire. Sappi che tutto questo ha un inizio ed ha una fine. Ricorda che per i sintomi sotto elencati non si muore ma, al contrario, in una relazione con un narcisista perverso o psicopatico SI MUORE emotivamente e spesso fisicamente.

Si deve avere coscienza che, soprattutto i primi tre mesi, soffrirai di

-attacchi di ansia

– angoscia

incapacità di concentrazione sul lavoro, disinteresse per attività quotidiane, incapacità di ascolto dei familiari

-insonnia,incubi

-pensieri ossesivi dell’abusante

-paura

-senso di solitudine e disperazione

-disturbi alimentari

-rabbia alternata a tristezza

senso di blocco

-dolore acuto

-pianto o blocco del pianto

-malesseri o disturbi fisici derivanti dalla somatizzazione del trauma.

Questi sintomi sono causati dalla astinenza provocata dall’assenza del soggetto nella nostra vita e dal trauma da stress .

Durante le prime settimane sono molto invasivi e mineranno la capacita di vivere e relazionarsi in modo normale.

REGOLA N. 4

Resisti ai sintomi. Non spaventarti e non dubitare di te stessa: ce la farai.

I sintomi indicati nella regola tre sono così intensi e dolorosi da indurre la vittima a credere che non può superarli o che non finiranno mai.

I SINTOMI hanno un andamento fisso e durano invece da pochi minuti a poche ore , come le doglie da parto.

I SINTOMI iniziano piano e crescono di intensità in pochi minuti ed hanno un picco quasi insostenibile. Raggiunto il picco, l’intensità scende entro breve termine sino a scomparire.

I SINTOMI si susseguono in fase : insorgenza-crescita-picco-discesa-scomparsa e danno un lasso di tempo di tregua di qualche minuto o ora o giorni.

REGOLA N. 5

Trova un hobby, un interesse che avevi abbandonato o cercatene uno o più di uno nuovo.

REGOLA N. 6

ricontatta le persone sane e positive cui vuoi bene o con cui stai bene e che hai trascurato durante la relazione. Movimenta la tua vita sociale, anche facendo piccole cose ( visite al museo, passeggiate, cinema, cene tra amici) almeno una-due volte alla settimana. Fallo anche se non ti va molto, fallo anche se sei triste o disperata.

REGOLA N. 7

Limita, ma senza forzare, il pensiero invasivo di lui. La mente non può avere due pensieri contemporaneamente ed il pensiero di lui sarà all’inizio un pensiero fisso. Ciò stanca, strema. Pertanto, senza arrabbiarti o spazientirti, ogni volta in cui arriverà il pensiero intrusivo, lo accetterai per pochi minuti e poi distoglierai la mente con pensieri precedentemente scelti da te, i pensieri-aiuto:essi sono pensieri positivi,anche frivoli (ad es. se avessi la bacchetta magica vorrei essere alta o mora…ecc. ed iniziate a fantasticare) o pensieri-aiuto su un periodo o episodio divertente della vostra vita. Ovviamente i pensieri-aiuto non devono riguardare il periodo della relazione.

REGOLA N. 8

Per i primi due o tre mesi conta i giorni. Puoi anche tenere un diario su cui annotare l’inizio del percorso e le giornate. Ogni giorno, bello o brutto, vissuto in no contact è un grandissimo successo: BRAVA.

REGOLA N. 9

NON Ti GIUDICARE. Avrai  la tendenza a giudicarti stupida, incapace, fallimentare, non amabile ed attraente. Avrai la tendenza a pensare ” in fondo aveva ragione a dirmi ” sei grassa o sciocca o pazza o puttana; ecco perché non mi amava, ora ama un’altra migliore di me “.

Queste emozioni sono frutto della violenza subita e della manipolazione nella fase di svalutazione e scarto attuata dal perverso proprio allo scopo di dominarti ed impedirti di scappare.

Pertanto, ogni forma di giudizio ed esame della tua condotta fino a oggi deve essere rinviata di alcuni mesi, non appena avrai recuperato la serenità e lucidità di capire e di darti le giuste responsabilità.

REGOLA N. 10

NON CERCARE ORA TUTTE LE RISPOSTE

Alcune  risposte non le avrai mai, ma molte si, le avrai in seguito. Arrovellarsi il cervello per trovare risposte è deleterio in questa fase. Sei troppo vicina alla relazione, troppo destabilizzata, troppo immersa nella nebbia. Recupera le forze, tutto apparirà chiaro e decodificherai ogni vissuto ed ogni gesto, tuo e dell’aguzzino.

REGOLA N. 11

SEGUI SEMPRE IL TUO ISTINTO

La parte sana di TE ed il tuo corpo ti parla, da ora in poi ascoltalo sempre.

REGOLA N. 12

Se riesci a vivere altre storie, importanti o frivole, bada a chi sia il nuovo lui. Se l’istinto ti dice che è sano, continua anche se il soggetto non ti fa battere il cuore o non ti dà l’adrenalina (malata) che dava lo psicopatico.

Le persone sane danno serenità e non botte adrenaliniche. A te serve poter essere sereni, passare ore piacevoli in cui ti senti bene.

REGOLA N. 13

NON TI SCORAGGIARE SE TUTTO ORA CADE A PEZZI.

I danni creati dal perverso sono enormi, sia emotivamente e psicologicamente, sia a livello professionale, familiare e sociale.

Sentirsi in colpa per non aver avuto la forza di evitare tutto il massacro è inutile. Ora sei “malata”, sei stata abusata e nessun abusato sottoposto ad un massacro riesce a fare le cose per bene. Ora stai curando la malattia. Concediti  tempo per guarire  (in fondo ne hai dato così tanto a lui da poterne dare anche a te stessa ) e poi riparerai tutto .

REGOLA N. 14

LA RABBIA. Prima o poi esploderà. E’ necessaria e durerà mesi. Non scrivergli e non chiamarlo. Se già lo hai fatto, ripetiti a mente cio’ che gli hai detto. Se non lo hai fatto, urlatelo da sola, scrivilo e metti la lettera nel cassetto, corri , sfoga la rabbia e poi superala.

pensa a te, al narcisista penserà la vita”

REGOLA N.15

LUI SARA’ COSI PER SEMPRE E CON CHIUNQUE

Se vieni assalita dalla gelosia rifletti su cio’ che ti ha fatto. Pensi davvero che  possa fare diversamente nel medio tempo? No, lui può solo peggiorare

REGOLA N. 16

NON DITE A LUI O A PERSONE  A LUI VICINE QUALE DISTURBO ABBIA: NON DITE DI AVERE SCOPERTO CHE E’ UNO PSICOPATICO.

Non solo non ti crederebbero ma penserebbero che sei pazza e rischi una denuncia. Solo tu lo sai cosa lui sia e questo basta.

REGOLA N. 17

NON SARAI CREDUTA DA AMICI. EBBENE :FREGATENE.

Molti non ti crederanno  e penseranno che sei immatura perchè non riesci a superare la fine di una storia. Non crederanno al trauma, all’abuso, a nulla. Fregatene. Tu lo sai, il tuo gruppo di auto aiuto ti crede,il terapeuta ti crede e se non ti crede cambialo.

REGOLA N. 18

TERAPIA .

Se puoi, vai in terapia da un esperto in psicopatia e dipendenza affettiva.

Stai combattendo una battaglia durissima. Stai combattendo per la tua incolumità. Stai combattendo per difenderti.

Se non risucirai a rispettare queste regole, non ti giudicare e ricomincia. Abbi affetto e dolcezza per te stessa, prenditi cura di te come ti sei  presa cura di lui. Datti tenerezza, regali, incentivi, comprensione e perdono.

Stai per uscire dal labirinto, impiegherai mesi, ma non importa. Starai sempre meglio.

All’uscita dal labirinto, ti aspetta una nuova fase del percorso, verso casa.

Coraggio pazienza, determinazione, lucidità.

Hai amato un mostro, seppellisci la persona che non esiste se non dentro di te, piangi e vai  avanti.

Ce la farai. 

Molte vittime  ce l’hanno fatta e non sono migliori di te.

Il tempo è un padre amorevole,  il contatto zero sarà tuo complice e tuo  fidato amante, pian piano tutto maturerà in te e nascerà un frutto: lo tradurrai  in pensiero :

“e’ finita, per me è finita”.
Ed un senso di pace che avevi dimenticato ti riempie mentre percepisci che sulla bocca  dopo tanto soffrire  sboccia un sorriso .
Click .
FINE.

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82 pensieri riguardo “La vittima:18 passi per dimenticare lo psicopatico o il narcisista perverso”

      1. Trovo questo articolo “illuminante”….veramente di grande aiuto, mi chiedo come mai una cosa scritta cosi bene provenga da un Avvocata piuttosto che da uno psicologo.

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      2. Credo che dopo aver letto tutto ciò ho capito che mi stavo rovinando per qualcuno che mi ha fatta sentire un oggetto , una nullità perché non ha la capacità e la sua malattia di puntare il dito verso se stesso non agli altri . Come la Fenice io risorgerò ! Ce la farò per riprendere chi sono davvero : una persona per bene ! Grazie

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    1. Descrizione sublime, in ogni riga rispecchia la mia esperienza con questo mostro, e il dolore immenso che sto attualmente vivere , ogni giorno una tortura per me perché sono dentro in la prima fase da 3 settimane lui mi ha lasciata non lasciato buttato via come una spazzatura.

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    2. Grazie ho letto ho letto oggi la seconda volta mi sento meno sola finalmente capita vorrei essere contattato con vostro blog ma non so come fare …

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      1. Puoi farle tramite messaggio che verrà pubblicato o iscriverti lasciando la tua mail (che non viene pubblicata ) ; puoi infine inviarmi una mail all’indirizzo mail che appare sulla pagina del blog

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  1. Ho riletto questo articolo per l’ennesima volta. Ad ogni riga mi sento finalmente capita. Ogni parola riflette ciò che sento dentro e quello che ho bisogno di sentirmi dire. Ho deciso che lo rileggerò almeno una volta al giorno, per ribadire a me stessa di aver amato tanto e inutilmente un mostro e che questo mix infernale di emozioni che ho dentro dopo lo scarto un giorno passerá. Vorrei fosse domani, ma devo accettare il fatto che l’uscita dal labirinto richieda mesi e mesi. Sono passati soltanto due, ahimè, ma ho mantenuto il no contact, nonostante si sia rifatto vivo con l’unico scopo di farmi ancora del male. Di questo mio importante passo sono fiera.

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  2. Grazie davvero di cuore! Forse la cosa più difficile da superare in questa fase (sono solo 20 giorni di no contact per me) è la totale impossibilità di fare capire cosa si stia passando a chiunque ci stia attorno. Oltre al superamento devastante nello scoprire che la persona alla quale tu tenevi di più nella tua vita invece di amarti ti ha devastata senza il minimo scrupolo. Il mio malessere interiore mi ha portato a somatizzare e ora sono in preda a vertigini e nausea costanti e debilitanti. Sono certa che tutto si sistemerà ma non so dirvi quanto vi sia grata, perché la perfetta descrizione di tutto ciò che sto provando mi fa sentire meno sola e più compresa. GRAZIE. E voglio dire a tutte le donne che stanno attraversando questo dolorosissimo passaggio: FORZA, siamo in tante e non è vero che il nostro dolore sia inutile. Se ci fate caso, vi accorgerete, come me ne sto accorgendo io, che qualcosa in noi è mutato e quel qualcosa è una diversa sensibilità nei confronti nostri e del nostro prossimo che guarderemo con occhi diversi. Personalmente l’atteggiamento che maggiormente mi aiuta nei confronti del mio ex è di assoluta e sincera compassione . Noi sentiamo solo la nostra sofferenza ma immaginiamo a quale terribile sofferenza siano stati sottoposti loro per costringerli ad addormentare il loro cuore nel modo che noi ben conosciamo. Il mio amore nei suoi confronti si sta trasfigurando e sento che molto lentamente sta prendendo connotazioni sane, finalmente dettate dalla comprensione. Niente di quello che proviamo su questa Terra è mai inutile, quindi usiamo questa sofferenza per diventare persone migliori e così sarà!!! Un abbraccio fortissimo a tutte.

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  3. ascoltare l’istinto e lasciarsi guidare, anzi averlo fatto prima quando era l’unico ad aver capito che qualcosa non andava in quella pesona.. Grazie per i 18 inesorabili passi

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  4. Grazie! Tutto vero, molte fasi già passate. Sono passati ormai 10 mesi dalla fine della relazione. All’inizio ho creduto di impazzire, il veleno era così forte dentro me che non mi permetteva neanche minimamente di pensare con la mia testa. Avevo incubi terrificanti e paura, sopratutto la notte, paura dei mostri che vedevo, i miei mostri che pian piano prendevano campo, li vedevo quasi materializzarsi attorno a me. Oggi dopo mesi sto meglio, ho avuto un’altra relazione, credo con un passivo aggressivo, che non mi ha demolita come quella precedente, perché riconosciuta in tempo, ma alla fine un piccolo dolore me lo ha lasciato, anche se inizialmente mi ha permesso di distogliere il pensiero dal passato. Qualche settimana mi sono accorta che lui mi ha sbloccata da messenger, l’unico posto dove era stato lui a bloccarmi e non io, presa dalla curiosità, da un altro profilo sono andata a curiosare, ed eccole là, le foto con la nuova ragazza. Non so dire esattamente quello che ho provato, è stato un mix. Guardando il profilo di entrambi ho potuto vedere che con lei ha ottenuto tutto quello che pretendeva da me e che io non ho accettato. sul profilo di lei: -foto profilo e copertina insieme; – tasto aggiungi amici tolto; – stato “fidanzata ufficialmente con… pubblico.
    Profilo di lui: Solo una foto profilo di un mese fa, cambiata anche velocemente. Io non ho mai ceduto a queste disparità, ho sempre lottato ma alla fine mi ha piegata su altro. Guardando le foto provo una grande pena, per me, per lei e per tutti quelli che incontrano questo mostro. Lo so, non sarei dovuta andare a sbirciare, ma è stato più forte di me. Posso solo dire che per me è stata solo la conferma dello schifo che è. So che ho ancora strada da fare davanti a me, però sono consapevole che senza di lui sto solo meglio e anche se spesso sono sola non rimpiango neanche un momento passato con lui. Grazie ancora Marina, sei preziosa. ❤

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  5. Riletto per l’ennesima volta e ogni volta un pianto interno nasce ma ogni volta trovo qlcosa che il fa sorridere. Oggi : prendi cura di te come hai preso cura di lui.
    Non poteva essere scritto meglio per essere di aiuto straordinario.
    Grazie infinitamente, una tappa della mia salvezza, della mia consapevolezza.

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  6. Ho avuto una relazione con un NP per 11 anni e 4 mesi, finita perchè finalmente ha fatto un errore in skype mettendo in contatto me e la sua amate da 5 anni. Da tempo leggevo cose sui NP, e mi dicevo l’unica cosa che non corrisponde alla descrizione di lui è il fatto che io sono unica per lui, la sua unica amante…
    Bhe è solo quello che mi ha fatto credere per 11 anni.
    Dalla fine di maggio dura il NO CONTACT, ma in realtà dopo che l’ho smascherato anche nei confronti dell’altra, con cui ho parlato a lungo, è stato lui a bloccarmi su skype.
    Mi sembra di stare un pò meglio, ma non riesco a perdonargli il fatto di non poter pensare a nessuno dei momenti vissuti con lui come a qualcosa di vero.
    La prego di non pubblicare questa mia, ma ho davvero bisogno di parlare con qualcuno, e, se può, sarei felice di poterlo fare con Lei via mail.
    Grazie in anticipo,
    Alessia

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    1. Ciao Alessia ,non sei sola siamo in tanti che abbiamo frequentato un NP .Sono veramente persone nuocive fanno di tutto per vederti soffrire come soffrono loro perché non stano bene stano male e danno solo il male .Ogni uno da quello che ha, in un rapporto tu li davi tutto amore, attenzione e lui in cambio solo il male .NP gode quando provoca sofferenza, noi non abbiamo bisogno di soffrire perciò meglio che vanno Dove li pare ,dobbiamo essere fortunate che ci siamo liberati .E viva .Buona vita ,vedrai che arriva la persona che meriti.

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    2. Toccata da quanto hai scritto Alessia, ho vissuto stessa cosa per dieci anni . Un trauma averlo scoperto, uno shock , certo anche una salvezza. Mi piacerebbe confrontarmi con te. Se ti va

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  7. Marina…Marina…Marina…..!!! quanta verità in tutto ciò che ho letto e che rileggerò invece di rileggere le mie/sue ( di lui ) email !! È proprio vero….si resta increduli di fronte a simili personaggi. Di come cambiano , si trasformano. È più sono colti, eruditi, grandi oratori, grandi BUGIARDI, più sono geniali e manipolatori. Signore/Signorine , credete ad ogni singola parola di ciò che avete letto come me, in questo meraviglioso articolo!!! Anche gli “stronzi” capitano nella nostra vita x qualche motivo. PER FARCI RINASCERE MIGLIORI . CONSAPEVOLI CHE SIAMO BELLE, DOLCI, ATTRAENTI E SOLARI …… Ci saranno giorni si è giorni no … Ma possiamo farcela. La vita è bella.
    “QUI È ORA”. Oggi…non ieri e neanche domani.
    Aiutatevi con la Mindfulness….. Non è una moda!!! È l’amante vera unica e preziosa. Una fonte inesauribile di forza. Scoperta anni fa mi è stata di grande aiuto in questo momento.
    Grazie MILLE/PIÙ MILLE A MARINA…..TI CONTATTERÒ….

    P.s. – ma perché tutte insieme….ex SPECCHI/NARCISO non scriviamo un bel …. ” 50 SFUMATURE DI FUMO ” ?????…… Potrebbe diventare un bestseller 🤔🤔😃😃
    UNA IDEONA VERO ??
    BACI A TUTTE !!

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  8. Io nn capisco se lui era davvero un narcisista….anche se documentandomi ho capito di aver vissuto le tre classiche fasi
    Love mobbing
    Gaslight
    E scarto con conseguente silenzio
    È stato come vivere un sogno x poi arrivare ad un incubo.
    Di sicuro ho capito di essere stata presa in giro com successivi sensi di colpa x essere stata stupidacosi stupida….ho provato il non contsct sono sincera con la speranza che tornasse pur sapendo razionalmente che mi feriva e mi fac sentire inadeguata nn so se era amore o paura della solitudine.ora i ns contatti si limitano a questioni finanziarie anche se io gli scrivo anche che mi ha ferito e che lo amo….posso continuare a essere piu stupida?
    Leggendo questa pagina mi sono ritrovata in tutto….ho pianto…mi sono però anche sentita normale capita….
    Sto cosi male vorrei poterlo cancellare dalla mia mente….orma nn riesvo a fare nulla ne a studiare ne pensare ai miei figli ne mangiare ne sorridere ne sperare nel futuro e tanto meno in un nuovo amore.è come se avesse distrutto tutto di me….come se lui mi stesse distruggendo anche ora nn facendo nulla….col silenzio…..è un incubo.
    Mi chiedo chi è l altra….perche se ha fatto in modo che lo lasciassi aveva gia la ruota di svorta clme lo sono stata io a sio tempo….
    Può una storia di soli sei mesi ridurmi cosi?perchei colpevolizzo invece di arrabbiarmi con lui che mi ha fatto credere di essere il principe azzurro e invece si è rivelato un mostro senza cuore….?riuscirò a guarire?tornerà in me la voglia di vivere e di lottare?ho paura tremendamente paura

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    1. Tutto ciò che stai vivendo e soffrendo è purtroppo normale in una relazione con un narcisista patologico. Riuscirai ad uscire dal labirinto di dolore ? Si . Se lo vorrai . Si , ma solo partendo dal contattozero. Si ma solo se vincerai astinenza e voglia di cedere all’illusione che lui un giorno possa diventare ciò che ti ha fatto un tempo credere di essere e che però non sarà mai .

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      1. Salve x avermi risposto.c’è una cosa che mi chiedo…..il narcisista dovrebbe essere egoista meno da piu toglie…..ecco….lui sta pagando un corso che frequento senza il suo aiuto nn potrei farlo….mi chiedo se sto sbagliando a crederlo migliore di quel che o è anche questa una sorta di manipolazione?premetto che ha un lavoro normale….nn potrebbe permetterselo in quanto ha le sue spese e il mantenimento all ex moglie…lui dice che nn ha secondi fini ma vuole solo mantenere una promessa….io sono combattuta tra la speranza che forse ci tiene e la paura che sia uno dei suoi giochi….ho pensato che magari smetterà di pagarlo cosi facendo sarei nei guai….ho continui attacchi d ansia e nn riesco ad andare avanti….

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  9. Io ho vissuto questa condizione. È stato tremendo, atroce .. con tentativi vani di farlo ragionare, quando in realtà nella sua testa già c’era un ragionamento, ma completamente contorto e maligno. La cosa che mi ha colpito di questa persona sono stati i repentini cambi d’idea, di prese di posizione, il modo di accusare me di fare questo, quando in realtà partiva tutto da lui .. la sua non curanza a ferirmi e la sua saltuaria, ma costante denigrazione della mia persona .. il tutto corollato da sue continue mancanze di rispetto nei miei confronti flirtando con altre donne. Un manipolatore, che sa calibrare bene le parole, le sa scegliere e t’induce nel dubbio che forse possa avere ragione lui. E tu ci caschi, 1-2-3-4 volte .. ed hai persino la paura che se non torni da lui e non gli dimostri il tuo affetto, possa pure farti delle ripicche e possa fartela pagare..è un circolo vizioso .. è un incubo .. è quasi come una sindrome di Stoccolma .. non fatevi ingannare! Una persona cosi non ama. Una persona cosi, non so neppure se ami se stessa. Ha una rabbia dentro, un odio che io stessa faccio difficoltà ad immaginarlo anche solo astrattamente. Contattozero è l’unica via di uscita .. aiutatevi ad aiutarvi.

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  10. Ciao a tutte,
    Sono stata con lui 1 anno e 6 mesi…dopo un matrimonio fallito ed una bimba stupenda. …dopo anni passati sola, credevo finalmente di ave trovato un uomo ( ben più grande di me) col quale ricreare qualcosa di bello.
    Mi sono innamorata ….ho provato e tuutt’ora provo un’attrazione verso di lui mai provata prima. Ho fatto cose per lui che mai avrei creduto di poter fare per nessuno.
    Nel mentre il tempo passava e io non potevo più uscire ….con nessuno….nemmeno un’amica …nemmeno per una cena di lavoro. ….accettare un’amicizia in fb? Chiacchierare in wa? Ero e sono considerata una puttana , una merda, una perversa un’essere spregevole che lo ha fatto illudere stare male…ammalare diventare perverso. …sono una brutta persona nn merito nulla dalla vita se non che mi si tolga il sorriso che la mia bocca venga distrutta…sono una schifosa con 30 cm di gambe ( alta 160 ) che nessuno mai guarderebbe perché faccio solo schifo. Un’uomo cosa può trovare in me???? Servi solo per il sesso posso esser avviata solo su quella strada perché è l’unica cosa che pare io sia capace di fare. Ho paura ho persino paura a scrivere qui ….Vivo sotto minaccia. Sto provando con tutta me stessa ….sono gelosa. …..perché? ?????
    Perché di una persona che giorno dopo giorno mi logora mi annienta ….mi fa male il cuore….nn riesco a concentrarmi lo vedo ovunque penso solo lui. Porto una maschera che tutte le mattine metto per non far vivere tale disagio ala mia piccola ….per non far capire nulla in ambiti lavorativo. ….la gente si stufa dei problemi degli altri.
    Vorrei solo sparire annullati alle volte arrivo a sperare di ammalarsi per finire con questo inferno poi guardo il mio amore e mi sento ignobile.
    Ho trovato una terapeuta ma non so se potrò permettermela ma ne ho bisogno nn so come uscire da questo incubo. …esistono gruppi di auto aiuto?
    Dove si può scappare? ????
    Scusate e grazie

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    1. esistono gruppi di auto aiuto anche su facebook; in merito alla terapia, vi sono le strutture pubbliche ed i centri antiviolenza che possono indirizzarti. Coraggio, devi lottare per sottrartti alla violenza psicologica che uccide giorno per giorno.

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  11. Ho vissuto 9 anni una relazione con un uomo che mi sembrava un Dio e invece si è dimostrato un diavolo.
    Non sapevo esistessero relazioni patologiche, che stupida vero? Si rendeva disponibile 24 ore al giorno, mi teneva al telefono, io pensavo per amore estremo, anche 12 ore, ora so che mi controllava così. Mi sentivo immobilizzata.
    Tutte le fasi ho subito. Mi ha lasciata dicendo di avere un altra, con una rabbia impressionante. Letteralmente scomparso con annesso silenzio agghiacciante. Si è addirittura trasferito in un’altra sede di lavoro. Ha tagliato completamente i ponti. Io? Ho resistito al no.contact, nonostante la dipendenza affettiva, non l’ho mai più cercato, né sms, nè WhatsApp, né mail, niente. Lui taglia? Io recido. Ho visto la devastazione del mio corpo e della mia mente, perdita di peso, fame, voglia di vivere, ansiolitici, attacchi di panico, di gelosia, di tanti perché, di sensi di colpa, rimuginazione continua, crisi di astinenza, sensi di colpa … tutto quello che ora sappiamo essere il trauma … tutto da sola, mai cercato. Ho intrapreso un percorso con una psicologa cognitivo-comportamentale per affrontare il lutto e ristrutturare il pensiero. Ero deprogrammata, pensavo come lui … e ancora oggi mi succede di vedere il mondo in negativo, ma poi ci ripenso e penso a modo mio. Questa è la sua eredità. Non cerco neanche vendetta. Io voglio solo vivere bene. Sono nella fase descritta egregiamente nell’articolo del velo nero … aspetto che arrivi il giusto vento per sbarazzarmi anche di quest’ultimo fastidio.
    Un anno e sette mesi di calvario. Sono dura eh! Pazienza … l’importante è uscirne.

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  12. Grazie Marina per le tue parole! Ma in nessun articolo che sto strenuamente leggendo negli ultimi tempi, e’ stato elencato il necessario da fare per salvarci. Io sto arrivandoci ora, dopo anni di sofferenze. Ci sto arrivando perché ho scoperto chi è e perché sta preparando e avvolgendo del suo amore la sua nuova vittima. Mi umilia, mi deride, sa che lo controllo e che capisco, ma sa anche molto bene che non riesco a lasciarlo e che quindi non dico nulla. Ne approfitta. Approfitta della mia comodità e del mio amore per lui. Lotto con tutte le mie forze, vorrei dirgli che ho capito tutto, che so cosa sta facendo e non ci riesco per paura. Paura che mi lasci, perché lui mi ha sempre minacciato di questo. Sto lottando per riuscire ad essere io a lasciarlo. Sono in terapia da anni ma se non ci metto la mia volontà questa relazione mi uccidera’! Con lui ho passato dei momenti magnifici e delle situazioni aberranti, drammatiche, di violenza psicologica e fisica. Sono una donna forte che ha superato due volte il cancro e non riesco a superare questa cosa! Sono disperata. devo attuare il no conctat anche senza spiegazioni? Mi sento in guerra. Devo sentirmi in guerra per combattere con tutte le mie forze per sopravvivere. Non avrei mai pensato di essere così debole. Ho rovinato la mia vita stando con lui. Ho lasciato andare persone che meritavano per stare con un uomo che non ha mai lasciato definitivamente la sua ex compagna, e che mi ha sempre tradito. Grazie per le tue parole. Grazie di cuore. Spero di riuscire
    a fare ciò che è necessario.

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  13. Dopo una storia di quasi 7 anni, ed una data di matrimonio fissata con prenotazione di locale e chiesa, ho trovato la forza di chiudere in seguito ad ennesimo litigio con annessi comportamenti assurdi urla ed insulti, davvero oltre ogni limite. Se mi guardo indietro, oggi che ho avuto la forza di chiedere aiuto, rivedo sempre le stesse dinamiche fatte di accuse, sensi di colpi, comprensione sempre dovuta per la sua mancanza perenne di voglia di fare (legata sempre nelle spiegazioni e nelle giustificazioni alla perdita del padre ma forse in realtà a molto altro), sempre sola, sempre ad aspettare. E poi le accuse sulla mia famiglia che a suo dire non lo rispettava, sulla mia amica di cui non sopportava i comportamenti, la pressione per anni di dover rinunciare a tutto e a tutti pur di non perderlo. Tanti silenzi negli anni improvvisi che non sono mai riuscita a spiegare, ma che in questo articolo trovano una precisa collocazione, e dopo i silenzi sempre più lunghi e più estenuanti, i ritorni. I ritorni fatti prima ancora di accuse, su quello che io non avevo fatto per salvare la storia, sulla mia assenza di sentimenti sui miei comportamenti, poi le chiamate, le foto, le parole dolci sul nostro legame “profondo”, la riconquista piena di bugie, le scuse e il dispiacere per il male fattomi, mai davvero sentito considerate le infinite periodiche ripetizioni. Mi rendo conto che non bastano poche righe per racchiudere il fiume che si ha dentro, quella voglia di urlare, di essere compresa, quel sapere che è necessario evitare ogni contatto ma venirne logorati, la “perenne e inconfessabile attesa”. Ad un paio di mesi di distanza dalla decisione, sono due settimane in totale astinenza dalla ricerca sui profili social. A volte mi sembra ancora di impazzire, gli incubi, la voglia di scomparire e allo stesso tempo far finta di niente per non far preoccupare le persone che mi vogliono davvero bene. Spero davvero di continuare, e di raggiungere quel giorno in cui sarò consapevole di averlo superato. Grazie a questo blog ho trovato comprensione, discernimento ed anche un pò di incoraggiamento. Grazie

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    1. Hai fatto bene. Anche nel mio caso è stata la scelta migliore che io abbia mai preso. Ma non è stato per niente facile. Posso chiederti se il tuo ex compagno era giovane o più in là con gli anni? Per quanto ogni caso sia a sé e quindi non esista una regola, mi sto chiedendo se con il passare del tempo, con l’invecchiamento, queste persone protraggano le loro relazioni per più tempo rispetto a quelle vissute in gioventù. Grazie infinite

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      1. Ciao,
        era giovane e non credo che abbia contato. Questo commento mi ha richiamato alla memoria quel periodo e l’esigenza così forte di condividere quello che provavo. L’avevo dimenticato, mi sorge uno sguardo di tenerezza per la me che provava tutto quello che cercava di esprimere in un messaggio. Ti posso solo dire che passa tutto, che possiamo essere più indulgenti con noi stesse, che tutto prende la piega giusta, che arriverà un momento di estrema lucidità e sarà tutto superato, direi anche con un sorriso!

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  14. Oggi dopo anni credo di aver concluso la mia corsa, non so cosa mi accadrà, ho assunto la completa dipendenza di colui che mi ha spezzato il cuore è ridotta il nulla, facendomi sentire oggi una persona priva di alcun attributo positivo. Io so che non è così e ad oggi ho sempre accettato ogni critica, offesa, scenata pur di non perderlo.
    Oggi ancora una volta dopo la sua ennesima scenata…mi ha lasciata….ora vorrei che fosse l’ultima volta che costui mi abbia trattata in questo modo.
    Dopo tanto tempo, con oggi vorrei trovare la forza che oggi non ho di dire basta! Vorrei tanto riuscire a seguire i vostri consigli, perché sono dilaniata…e non voglio più tornare da psicologi, psichiatri ed altro…ho capito che sono io e soltanto la mia forza d’animo che forse con impegno mi faranno ritornare alla vita.
    Grazie e complimenti per l’articolo.

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  15. posso solo dire che esistono anche donne che incarnano questo profilo di psicopatiche o NP.
    non conta il sesso , conta il danno psicologico e fisico devestante , inflitto da queste situazioni paradossali.
    Seguite i consigli del Blog , alla lettera !!
    i primi 3 mesi sono micidiali ,sarà una pura lotta per la sopravvivenza , una lotta che sembra impossibile.
    Vi posso garantire che improvvisamente , qualcosa cambierà in positivo , in modo marcato !
    alla fine del 3 mese cambia tutto , e si ricomincia a vivere , non al 100% ma in un modo decisamente più plausibile.
    mi sento un pò ridicolo , essendo l’unico uomo di questo blog , ma vi garangirsco che esistono anche delle mantidi divoratrici , Np senza scupolo alcuno. il suo ex ragazzo la chiamava a distanza di qualche anno , probabilmente ancora imprigionato
    nel labirinto mentale , incapace di comprendere cosa fosse realmente accaduto.
    solo adesso comprendo cosa il poveraccio provasse.
    per fortuna esiste questo blog ed esistono altri articoli dirimenti.
    gli stessi psicologi , spesso non capiscono immediatamente la natura reale del problema.
    indirizzandoli subito al punto , sarà più semplice ricevere una terapia adeguata.
    Marina Marconato , grazie infinite per tutti gli articoli !!

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  16. “…storia più disumana, dolorosa, squallida ed incomprensibile che probabilmente tu abbia mai vissuto”. Non esiste definizione migliore. Ma posso dire che il no contact deve necessariamente partire dal distacco emotivo: niente profili da spiare, post da leggere, niente di niente. Sto dimenticando, a fatica, lentamente. Ma so che prima o poi arriverà il messaggio in chat, è gia successo. Non posso bloccarlo, purtroppo. Per il momento ho mentito dicendo che ho un problema di salute grave, che ho la testa altrove e sembra funzionare. Io sto meglio, finalmente lo vedo per quello che è. È dura. Ma ci sto riuscendo.

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  17. Ottimo articolo, grazie… io sono riuscito a lasciarla definitivamente un mese fa dopo 4 anni ,anche se credo che sia stato indotto da lei perché mi ha toccato pesantemente nell’unico punto dove non é mai riuscita , se non in parte a manipolarmi, ovvero mio figlio di 9 anni avuto da relazione precedente ; non sto a raccontare l’inferno vissuto con uno stato d’ansia perenne dove mi ritrovavo a soppesare parole, a non guardare in faccia una cameriera al ristorante durante l’ordine per evitare frecciatine e ripicche etc etc. etc…; la cosa strana é che 6 mesi fa ero capitato casualmente su fb ad un articolo sul narcisismo perverso che mi ha portato a ribellarmi, a chiudere la storia per la prima volta.. purtroppo lei mi voleva ancora e con le schematiche e prevedibili strategie é riuscita nel suo intento anche perché con chiunque mi confrontavo ne uscivano frasi del tipo “Luca esageri in fondo é una donna” ” ma come é cosi gentile, parlaci sarà solo un momento” ” capisci la situazione, é comunque in una situazione non semplice, tu hai un figlio” etc.. che mi hanno aiutato a ributtarmi tra le fauci del mostro. Pochi giorni dopo che l’ho lasciata ho dovuto purtroppo far sopprimere il mio cane malato da tempo, e nella disperazione l’ho ricontattata; non le ho permesso di accompagnarmi ma di salutarlo , mi propone di salire in casa ed io resisto dicendole che sarebbe meglio in strada… quando ci vediamo, si presenta tutta truccata (cosa che raramente faceva quando uscivamo insieme) e quasi non considera il cane che doveva salutare per l’ultima volta, non una lacrima e frasi per tastare con me il terreno e sapere per esempio come era andato il capodanno (che ho fortunatamente passato con mio figlio)…beh sono riuscito a non darle la soddisfazione di chiedere a mia volta cosa avesse fatto lei e con la scusa che faceva freddo me ne sono andato.. da quel giorno no contact ma il dolore era troppo forte ed ho deciso di farmi aiutare da un terapeuta.. sono passati 20 giorni da quell’ultimo incontro… E’ dura , ma lo sport e la solitudine (seppur dura) mi sta aiutando anche se i pensieri automatici, l’ansia , l’insonnia sono sempre presenti. Credo che l’amore per mio figlio sia stata la mia salvezza, e non smetterò mai di ringraziarlo nel mio cuore per questo, la strada é lunga soprattutto convincermi dentro e non solo razionalmente che tutti i bei momenti passati insieme non siano mai esistiti! che lei non é mai esistita.

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  18. Non riesco ad uscirne…
    Gli ho detto cosa penso di lui…
    Non so come fare…
    La mia vita è distrutta dal punto di vista emotivo e materiale…
    Ho bisogno di aiuto…

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    1. Vada in terapia e legga l’articolo “18 passi come dimenticare uno psicopatico” su questo blog e gli articoli sugli altri blog; si informi ed attraversi le crisi di astinenza, esse passano stia sicura e per quanto doloroso o lento il percorso di uscita dal tunnel, si può fare. Deve decidere lei se vivere o morire

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    2. cara Monica l’avv. Marconato ha ragione al cento per cento ci siamo passate in tante e se ne esce, vorrei aggiungere solo una piccola cosa: ieri un tir mi ha tamponato violentemente sul raccordo anulare di Roma ma mi sono salvata e scendendo con le mie gambe dalla macchina ho pensato che una vita abbiamo e imparare a darci delle priorità è un obbligo perchè il nostro tempo è sacro e non va sciupato. A proposito il tizio è scappato ma con freddezza ho preso la targa e ho chiamato la polizia perchè basta subire vendiamo cara la pelle ragazze, e lo dice una che ha 62 anni!

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  19. ho scoperto ieri questa pagina. Mi sono separata dopo 12 anni e ho vissuto e sto vivendo ognuno dei passaggi che ho letto. (sin stata sveglia a leggere e rileggere quasi tutta la notte). Sono disoccupata e ho una figlia a carico. Non posso permettermi una terapia e nemmeno il totale distacco dal padre di mia figlia. Quindi impiegherò più tempo per uscirne. Non ho energie. Sono in pieno post traumatico da stress. Sarei un essere umano vitale, empatico e pieno di energie e risorse. Non si trova lavoro. Farei di tutto. Ma niente….. grazie per questa pagina.
    di cuore.

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  20. Incredibile,mi ci rivedo in tutto,in ogni singola parola…e’il mio punto di partenza dopo 2 anni e mezzo di inferno e devastazione…e’bello sapere che non sono fuori di testa perche’ad un certo punto per colpa sua non sapevo piu cos’era giusto e cosa sbagliato,sapevo che non era una storia”normale” ma non riuscivo a capire cosa stava succedendo.Fino a quando non mi sono sentita prigioniera,in gabbia,e ho avuto la sensazione di due mani che mi stringevano la gola e mi soffocavano..e mi sono detta basta,avevo sopportato fin troppo,non era giusto,nessuno poteva costringermi a sopportare ancora quell’inferno fatto di assurdita’,di briciole del suo tempo,di muri di silenzi,di parole cattive e di freddezza. Ma ora mi sento svuotata di tutto,sto raccogliendo i pezzi di me,non mi riconosco piu’e ho paura..

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  21. Mi chiamo Federico ed ho 39 anni. Da circa una settimana, si è conclusa la mia relazione tossica con una donna di 32 anni che ha avuto il potere di distruggere tutto ciò che ero, abusando ripetutamente della mia psiche e dei miei sentimenti, tanto da indurmi a lasciarla più e più volte, per poi ritornarci insieme e subire il peso dei sensi di colpa e della responsabilità di “riguadagnarmi” la sua fiducia.
    Per capire meglio, sono costretto a fare alcuni passi indietro nel tempo. …
    Ho conosciuto questa dnna circa 3 anni e mezzo fa e mi fu presentata per motivi di lavoro. Notai subito la sua bellezza, una di quelle donne che qualunque uomo reputerebbe “ideale”. Qualche giorno dopo, ricordo di essere stato contattato da una nostra amica in comune, la quale attraverso un messaggio mi chiedeva se poteva dare il mio numero di telefono alla sua amica, in quanto glielo aveva chiesto per pormi alcune questioni lavorative. Le dissi di sì, e così, di lì a poco mi ritrovai per alcuni mesi a bere caffè con questa donna che mostrava sempre più interesse esplicito per me. Non mi sembrava vero! …
    Per un breve periodo io e lei ci siamo persi di vista, per reincontrarci (dopo un suo messaggio) circa tre mesi dopo. In quell’occasione, tra noi è scattato un bacio, ma nel momento in cui lei si aspettava un ulteriore passo da me riguardo uno stare insieme, le ho confessato di frequentare da poco una donna. Questo l’ha infastidita molto (chiaramente), arrivando ad insultarmi.
    Da quel momento, io l’ho sempre evitata, né un messaggio, né una chiamata. La incrociavo e cambiavo strada sperando che non mi avesse visto. Ho avuto occasione di reicontrarla lo scorso anno presso una riunione finalizzata alla costituzione di una cooperativa. In quell’occasione fui contattato da una delle responsabili del progetto (solo dopo la donna in questione mi ha confessato di aver spinto lei l’amministrazione a contattare e ad invitare me).
    In quella riunione o meglio, nel caffè successivo ad essa, è scattato qualcosa tra noi, come se da quel bacio avvenuto anni prima, tutto fosse rimasto in sospeso. Da quel momento abbiamo iniziato a frequentarci con alcuni amici in comune, e in uno di quei dopo serata, c’è stato nuovamente un bacio (fortemente voluto da lei) e due sere dopo il primo rapporto sessuale.
    A letto si è mostrata estremamente sensuale e passionale, cosa che però non sembrava farmi sentire già così preso da lei.
    Molto presto però, ho iniziato a sentire in me una strana sensazione di bisogno irrefrenabile di lei, e al contempo, lei ha iniziato ad assumere degli strani atteggiamenti per me difficili da interpretare e fortemente destabilizzanti. Era distratta, poco presente, poco affettuosa, mi rinfacciava il farle notare questo e mi faceva esempi di coppie “ideali” di suoi amici o parenti, le quali non erano a suo dire caratterizzate da “smancerie adolescenziali” e da capricci (i miei!).
    Diceva- L’amore non si dimostra con il dire tutti i giorni “ti amo” ma con “i fatti”.
    Ma difronte alla mia puntuale domanda “e quali sarebbero i fatti con cui tu mi dimostri il tuo amore?” … lei rispondeva in modo vago ed irritante “le cose che faccio ogni giorno per te!”. Ma poi.. alla mia domanda “quali cose???”, lei cambiava discorso o si ammutoliva vergognosamente di proposito.
    Quindi la situazione era la seguente: io empre più innamorato e mortificato dalla sua incapacità di esternare i sentimenti che diceva di provare; lei distaccata e poco affettiva, sempre pronta ad incolparmi l’instabilità del rapporto e del mio essere insicuro, troppo esigente e … collerico!!
    Premetto che sono una persona calmissima, certo, di tanto in tanto perdo la pazienza come tutti, ma mai in modo violento. Oltretutto, ho una grande esperienza precedente di storie molto lunghe e felici (5 anni, 7 anni, 4 anni e mezzo, 3 anni) in cui i litigi erano veramente sporadici e tutti risolvibili dopo poche ore. Con questa donna invece tutto era complicato. Ricordo estenuanti discussioni nella macchina, in cui io mi sentivo frustrato nel non riuscire a farle capire il mio punto di vista, e lei, ferma sulle sue posizioni, lamentava lancinanti mal di testa e, proprio sul più bello, quando doveva rispondere a qualche domansa scomoda, l’orario non perdonava, doveva andar via. Anche il non sapere molto del suo passato, se non alcune informazioni che lei, per gentile concessione mi ha elargito dietro previo sforzo, mi rendeva frustrato e insicuro. La vedevo ambigua e sfuggente. Così, tra una discussione e un’altra, l’avrò lsciata una decina di volte. Cosa accadeva quando la lasciavo???
    A volte lei si chiudeva per quirni in un silenzio insopportabile per me. Mi toglieva il saluto ignorandomi completamente. Questo faceva scattare in me una reazione di disperazione che si traduceva nel girare in macchina nel tentativo di incrociarla, e nel mandarle lunghi messaggi di scuse, finché lei non mi concedeva un incontro riparatorio.
    Altre volte invece, quando le mie reazioni dipendenti dalla frustrazione del non sentirmi amato da lei, erano più decise, lei metteva in atto comportamenti estremi (raffica di telefonate, ad esempio una sera me ne fece 90; messaggi in cui mi chiedeva insistentemente di rispondere o di scendere sotto casa, con il pretesto di “aiutarla in quanto vittima di un malore”; me la ritrovavo accanto alla macchina e mi cistringeva a portarla con me, magari all’appuntamento con qualche mio amico ignaro di tutto).
    Così, la situazione è andata avanti per quasi un anno, con lunghe pause in cui “si voleva ma non si sapeva se …” e poi, “ma tu devi cambiare, io ho bisogno di serenità ” , e oltre a questo anche, “anch’io cambierò, vedrai. L’importante è stare insieme!”. Ovviamente è inutile dire che non appena mi riaveva in pugno, iniziava nuovamente ad attuare i suoi atteggiamenti colpevolizzanti.
    Le ho fatto regali, anche molto costosi. Tutto ciò he desideravo era il veferla felice. Mi sono completamente annullato per lei. Ho smesso di dedicarmi a tutti i miei hobby, tranquillizzando me stesso auto- ponendomi la plausibile possibilità di un matrimonio e di una famiglia con lei.
    Di questo se n’è parlato circa al terzo mese. Discorso che non nascondo mi abbia riempito di gioia e motivato ancora di più. …
    Dopo l’ennesimo litigio, lei , da diversi giorni ormai si è chiusa in un silenzio “assordante”. Le ho inviato alcuni messaggi di scuse, implorandola e umiliandomi, ma nulla. Alcuni non li ha nemmeno letti, altri li ha letti ma non a risposto. Ho anche provato a chiamarla… nulla!
    Sembra quasi che sia lei ad attuare il no contact. Sono confuso! Non so se se sono io il narcisista o lo è lei, in ogni caso, sento la mia vita distrutta, ho sempre lei nel cervello e mi sento dilaniato.
    Tutto quello che ho letto in questo articolo e in altri corrisponde alla perfezione. Vorrei chiudere questo rapporto tossico, ma non so se ci riesco. Ho bloccato anche il suo contatto wa nel caso in cui pensasse di tornare. Mi sento depresso. Vorrei essere aiutato da qualcuno nel liberarmi del suo veleno.
    Grazie!

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    1. Federico vai in terapia, questa relazione, lo sai bene anche tu, è malata e ti rende infelice; l’amore è armonia, serenità non montagne russe silenzi, colpevolizzazioni e non richiede mai, mai l’annullamento della propria identità e interessi.
      Attua il contattozero a vita e vai in terapia, tornerà eccome e non sarà il blocco al cellulare a fermarla, sai bene che te la troverai davanti e se non sarai saldo ci ricadrai.
      Ovviamente i suo silenzi punitivi e le sue sparizioni servono perchè sarà altrove a giocare a fare l’innamorata. Coraggio apri gli occhi

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  22. È tornata!!!…
    Ieri pomeriggio sono stato contattato telefonicamente da un numero sconosciuto. Credendo fosse qualcosa riguardante il lavoro, ho risposto.

    Io – pronto?
    Lei – Ciao!
    Io – Chi parla?…
    Lei – Non mi riconosci?
    Io – No, chi sei?
    Lei – Non ti ricordi più di me?…
    Io – Scusami, chi sei?
    Lei – Sono …..! .. Potresti sbloccare il numero? Avrei bisogno di parlarti. Mi sono fatta prestare il telefono da “una persona” e non posso stare molto. … Mi sblocchi?
    Io – Non ci penso assolutamente!
    Lei – … Non capisco cosa ti abbia fatto la mia famiglia, giacché hai bloccato anche i loro numeri.
    Io – Non ho nulla contro la tua famiglia. La rispetto, ma ho dovuto farlo!
    Lei – Sì, va bene, ho capito, ma potresti sbloccarmi un attimo??
    Sono anche passata da casa tua ma non c’eri. Ti ho lasciato un biglietto. Non l’hai visto?
    Io – No, non sono tornato a casa. Adesso scusami, devo andare.

    … Ho riagganciato.

    Poco dopo lei ha contattato una mia amica nel tentativo di convinverla ad intercedere tra noi e a far sì che io la contattassi.
    Ha tentato di manipolarla dicendole

    “Sai, Federico mi ha sempre parlato bene di te. Oltretutto so che spesso lui si confida con te…”

    La mia amica (persona meravigliosa), capendo la situazione, le ha risposto

    “Sinceramente ……, per quello che posso dirti, di tutta questa storie non mi è chiaro niente. Né vorrei ritrovarmici invischiata. Federico è un uomo ed un amico, e so che l’ultima cosa che vorrebbe è il coinvolgermi in questioni così private oltre che delicate. Quindi, per piacere, non insistere più di tanto. Io ti prometto che gli parlerò, ma poi sarà lui a decidere. Più di questo non posso fare.”

    A quel punto lei ha chiesto alla mia amica se la sera prima fossimo usciti tutti insieme, dove fossimo andati e cosa avessimo fatto.
    La mia amica, ha finto di trovarsi in una zona con poca copertura telefonica e dicendo

    “Scusa …., non ti sento più!”

    Ha riagganciato.

    Poi lei, ha inviato un sms a questa mia amica ribadendole la richiesta di convincermi a parlarle.
    La mia amica ha risposto

    “Ci provo. Non ti prometto nulla. Dopodiché, ti chiedo di lasciarmi fuori da questa storia. Grazie!”

    Quando la sera sono rincasato, credevo di trovare il biglietto infilato sotto la porta, e invece ho trovato un sacchetto di plastica annodato più e più volte alla maniglia della porta, in modo così stretto da essere stato costretto a strapparlo per rimuoverlo e vedere cosa conteneva.
    All’interno c’era un pezzo di foglio tagliato a striscia, sul quale era scritto

    “Sono passata ma tu probabilmente non sei a casa. Non riesco a contattarti perché sono stata bloccata. Avrei bisogno di parlarti.”

    Il biglietto era contenuto in una busta trasparente per fogli A4.
    Insomma, una cura meticolosa nella protezione del biglietto ed una modalità maniacale nell’annodare più volte in modo strettissimo il sacchetto alla maniglia. Il tutto in modo plateale, in bella vista a chi si trovava a passare nella via.

    Non so se ci riproverà ancora, ma mi sento già molto meglio rispetto ai giorni scorsi. Ho già cambiato numero di telefono.
    Adesso so che il problema non ero io. Voglio tornare alla mia felicità. Il dolore che ho provato e che ancora provo è immenso, ma so che pian piano svanirà lasciando in me, oltre che un brutto ricordo, una grande opportunità, quella di crescere ulteriormente come persona e vivere nella consapevolezza di quanto il mio amore sia sano e autentico.

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  23. Ciao a tutti,
    Mi ha fatto bene leggere…più e più volte le rileggo ed ogni volta mi fa bene
    Soprattutto mi fa bene sentirmi capita e compresa, vedere che queste cose esistono e non sono io la pazza paranoica ad averle sentite e vissute. Soprattutto per la seconda volta nella mia vita! Non ne vado fiera!
    Grazie!

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  24. Io credo ci sia molta confusione. Quando inizia una storia si fanno promesse ci sono entusiasmi passione col tempo questo può sfumare .Quando una storia finisce uno dei due può essere ancora innamorato/ e soffre . Cio non fa dell’altro un narcisista patologico Non è che se una persona dopo 10 anni di rapporto non ti ama più come i primi tempi o ti tradisce con la segretaria di 20 anni è un n.p credo che voi non abbiate idea di chi siano i n p Scusate la schiettezza Il n.p è colui che ti conquista per una sua qualunque utilità o vanità e intanto ha un harem di donne che non sanno o fingono di non sapere .È colui che ha una fidanzata ufficiale che tradisce dal primo giorno è colui che sfrutta le donne innamorate economicamente è colui che ti dice o così o te ne vai dopo che lo gai scoperto e poi fa passare te per pazza ossessiva .È colui che ha un catalogo di donne a cui telefonare a turno ben ordinate per giorno ed orario è colui che ti fa sentire le telefonate delle altre donne che dichiarano il loro amore che ti punisce per una parola ti insulta umilia che è alla costante caccia di prede che parla male di tutte le ex che in realtà non sono ex Che insegue ogni donna disponibile che sta su chat di incontri porno . Questo e cio che sta sotto la maschera non un uono triste solo che cerca luce o un marito che fa le corna alla moglie con la srgretaria di 20 anni Quello che leggo sono solo normali storie che col tempo di sono sgretolare e nelle quali uno dei due è rimasto /a ancora coinvolto /a.

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    1. Susanna infatti il blog tratta di chi ha un disturbo di personalità e delle sue vittime e non mi pare che i commenti siano di persone incapaci di sopportare un abbandono normale; di certo, accade anche questo, cioè che si gridi troppo facilmente al disturbato mentale quando si ha a che fare con un banale play boy o con un soggetto che non si innamora o si innamora di un altro. Ma questo non vuol dire che tutto ciò che leggi qui sia confusione.
      Evitiamo di metterci in cattedra

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  25. ‘Sembra quasi che sia lei ad attuare il no contact. ‘….quanto capisco questa frase….dopo un mese che sono, letteralmente, scappata da casa sua. E dopo un mese, problemi pratici per fuggire da lì, situazioni non risolte..sembra davvero che il no-contact sia il suo.
    Questi passi sono di grande aiuto, anche se non è possibile evitare tutti, ma tutti gli ambienti dove potrebbe esserci lui, pena il rimetterci ancora di più professionalmente. Ma ammetto che una delle prime reazioni era stata quella di provare a spiegare ‘cosa’ è lui ad altri. Inutile, vero. Non posso andare per ora da un professionista..ma spero di riuscire a ‘incerottarmi’ da sola..alla bene e meglio..

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  26. Bellissimo articolo, davvero utile. Potrei pubblicarne degli stralci su Instagram citando la fonte? Sto cercando con il mio profilo di fare informazione sul fenomeno dell’abuso narcisistico, purtroppo ancora poco conosciuto. Complimenti per il blog!

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  27. E tutto il giorno che sto cercando una risposta a questo tormento e ora che ho letto tutto qui in questo blog, articolo e commenti, da una parte mi sento sollevata, dall’altra terrorizzata. La mia storia si è conclusa ufficiosamente nel giugno del 2017, ma ufficialmente 10 mesi fa, quando sono riuscita ad andarmene di casa. Il no-contact è avvenuto e avviene a fasi alterne, per via di alcune questioni pratiche. Fortunatamente ora è esclusivamente preso da questa donna che da anni si “frequentano”. Sono in terapia e ci sto lavorando, ma la cosa che mi sconvolge sono gli attacchi improvvisi della sua mancanza, o i sensi di colpa che ho, perché penso che me lo sono meritato e che è tutta colpa mia, perché non sono stata all’altezza, scaltra o non so che altro… Poi mi riprendo velocemente, e per giorni sto bene, ma gli attacchi sono violenti. A volte così forti da pensare lo confesso al suicidio, o altre cose esagerate così; eppure vivo sola, ho un nuovo lavoro, in 10 mesi ho ripreso la mia vita in mano, tutti si stupiscono della forza che ho, io invece mi sento uno schifo, anche se non lo faccio vedere. A volte ho creduto che in qualche modo anch’io sono stata come lui. Ho fatto cose orrende. Ricordo bene quando sono crollata, lui e più grande di me di 18 anni,un uomo affascinate, professionista ed economicamente agiato, avevo 36 anni quando l’ho conosciuto, e ora ne ho 46. Col fatto che era più grande mai avrei pensato mi tradisse e invece dopo due anni l’ha fatto e l’ho scoperto e mi a spezzato lì, ma poi sono passati anni da quell’episodio e tante altri ce ne sono stati,era una continua caccia per lui, di conferme in tutti i modi con le donne, nei discorsi alle cene dove se iniziavo un discorso ero subito segata, io lavoro nel campo della cultura e delle pubblic relations e non avevo mai vissuto prima una cosa del genere. Ero diventata ossessiva, guardavo il suo cellulare , ero diventata sospettosa di qualsiasi donna, e mi sono sentita una brutta persona per anni. Lui non ha mai smesso di tradirmi, nella fiducia, nel rispetto e nella parità e nell’intimità. E ora che nonostante tutto quello che ho vissuto, con il terapista ci lavoriamo, io mi devasto dalla rabbia, dalla gelosia per lui e per questa donna che veniva a casa con la figlia piccola ospite da noi, e sono sconvolta da ciò che ho vissuto, in questi 9 lunghi anni, vissuti sentendomi sempre io la colpevole, perché mi diceva che lo trascuravo e che non ero abbastanza dolce con lui, e ora che vedo tutto da fuori, sono sconvolta da me stessa e da come mi sono fatta abusare, da come ho accettato il compromesso, mi do la colpa e provo rabbia e vergogna verso me stessa, orgoglio e amor proprio ferito. Mentre dovrei avere pena per me e smetterla di pensare a lui. C’è un ragazzo che si è innamorato di me, e che a me ha fatto aprire il cuore appena l’ho conosciuto, ma sono talmente spaventata ferita, che fraintendo le sue intenzioni, e lo allontano perché non mi fido. Poi però comprendo che è paura, ma non riesco ad essere serena, e ho paura di perdere una persona speciale per le macerie di questo soggetto che per 9 anni mi ha tolto personalità fiducia e stima di me. La cosa che mi sconvolge è che faccio i confronti, perché questo ragazzo è meno agiato, ma ha un valore immenso, ma per anni ho vissuto con uno snob e a volte quell’atteggiamento io l’ho assorbito e me ne vergogno e non so come liberami dai mie occhi che guardano come i suoi e sento che questo ragazzo è troppo calmo e tranquillo. Eppure so che è quello che mi ci vuole, ma ho paura di amarlo e di lasciami andare. Sono disperata. Non torno indietro e non posso andare avanti. Lui si è ricostruito tutto senza pietà. Ma va bene,e vorrei tanto farlo anch’io, ma il trauma è forte. Avrei voluto capirlo prima, perché in questi 9 anni ho perso la possibilità di farmi una famiglia reale, sana e vera. Sono arrabbiata con me e con la mia stupidità. Per sopravvivere in questi anni mi sono rifugiata nello studio e ho conseguito una laurea e per fortuna questo mi ha portato un lavoro e ho scoperto un nuovo talento che non avevo considerato, perché mi diceva che non sapevo fare ciò per cui ora mi pagano. Ma perché non ho visto, che cosa c’è di patologico in me? Ho paura di amare adesso. Vedo gli uomini come una minaccia alla mia vita e prendo le loro attenzioni come un volermi fare del male e basta. Rischio di rovinare anche questo sentimento e questo ragazzo, per colpa di tutte le macerie che ho dentro e non so come fare a difendermi, a calmarmi e a evitare di provocare dolore magari a chi non c’entra, o ancora peggio di creare un rapporto patologico perché sono tarata nel cervello, perché non so scegliere la persona giusta, adatta a me perché non sono equilibrata. Spero di uscirne sono davvero proccupata.

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  28. Lo leggo ogni giorno, mi sta aiutando tantissimo. Mi trovo proprio agli inizi del contatto zero. È dura, e leggere questo articolo mi da tantissimo conforto e forza. GRAZIE

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  29. Sono stata con lui 14 anni, dai miei 33 ai 47 … i miei anni biologicamente più belli … dopo il nulla, dentro e fuori … tutti i giorni … svegliarmi la mattina per crescere un figlio meraviglioso avuto dal mio matrimonio precedente. Neanche ora vedo la luce …

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  30. Ciao Marina, sono caduta anche io nella tela di un ragno, per 1 anno. Ora ho capito. Sono ridiventata nuovamente moglie e mamna. Lui però mi chiama ancora a distanza di settimane. Continua a dire di volere me nella vita e che devo tenerlo buono altrimenti dirà tutto a mio marito. Ha anche mie foto e mail.
    Pensi che se lo blocco per attuare il no contact, chiamerà mio marito?

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  31. Solo chi è passato da questa esperienza può veramente capire il livello di trauma emotivo che certi soggetti causano. Stringiamoci forte tra di noi, le sopravvissute e facciamo sentire la nostra presenza forte e non giudicante a tutte quelle persone che non sono ancora riuscite ad allontanarsi dai loro aguzzini

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