Le bugie dello psicopatico e narcisista patologico

Lo psicopatico o il narcisista maligno sin da piccolo percepisce la propria diversità rispetto agli altri esseri umani.
Questi strani bipedi ridono davvero, piangono davvero, si preoccupano davvero, davvero temono le punizioni e conseguenze delle loro azioni.
Lui no.

tre facce

Vedo, finalmente vedo. Per quanto i miei occhi hanno riflettuto parvenza di una luce figlia del buio? Ma ora vedo e quasi mi rassereno.  M.M.

Lo psicopatico o il narcisista maligno sin da piccolo percepisce la propria diversità rispetto agli altri esseri umani.

Questi strani bipedi che lo circondano ridono davvero, piangono davvero, si preoccupano davvero, davvero temono le punizioni e conseguenze delle loro azioni.
Lui no.
Le anomali creature appaiono del tutto identiche a lui ma fanno cose assurde e ridicole, sono, infatti, capaci di compiere gesti senza altra utilità che far felice qualcun altro o, spesso, o rinunciano a fare o dire qualcosa che potrebbe dare un dolore ad un loro simile.
Lo psicopatico li osserva. Crescendo si stupisce sempre più nel rendersi conto che questi insopportabili noiosi individui tendono a fare ciò che hanno promesso, mantengono, insomma, la parola data.
Lo psicopatico e il narcisista maligno nota, inoltre, che il pianto di uno di loro crea un abbattimento negli altri.
A lui non accade nulla di tutto questo.
Ben presto comprende non soltanto di essere differente ma anche di quanto siano ridicole ed inutili queste modalità.
Infatti, allo psicopatico ed al narcisista perverso interessa soltanto avere ciò che vuole nel momento in cui lo vuole e per il tempo in cui lo vuole. E ciò che soprattutto gli preme è il potere, il sentire che tutto proceda come ha stabilito debba procedere. Egli, al fine di realizzare ciò , costruisce però un fantoccio che lo raffigura e lo fa muovere, parlare, vestire, mangiare come meglio si conviene a seconda del contesto e della persona che ha davanti in modo da sembrare esattamente come gli altri bipedi .
Mentire e respirare, per questa creatura sub-umana, son azioni che vanno all’unisono. In fondo, il suo meccanismo mentale è semplice, fisso e privo di guizzi.
Se gli esseri che lo circondano, gli umani, vedessero o sentissero cosa c’è dietro al fantoccio, se subito egli mostrasse loro il vuoto che c’è dietro le ossa e la carne che lo compongono, scapperebbero, lo emarginerebbero, lo rinchiuderebbero.
Allora, il circuito cerebrale che possiede concepisce alcuni strumenti utili alla mimetizzazione : imitazione, manipolazione, vittimismo, menzogna.
La bugia dello psicopatico e del narcisista perverso, quindi, non è esterna a sé come in tutti noi, non viene detta con difficoltà o per un obiettivo, ma è parte della sua stessa  struttura.
Per questa incredibile ragione, lo psicopatico può mentire anche senza un motivo o addirittura può mentire quando dire la verità sarebbe più vantaggioso.
Direi, anzi, che i narcisisti maligni sono riconoscibili proprio dal fatto che possano mentire anche nei casi in cui ciò non serva o sia controproducente.
La vittima del predatore, prima o poi, si troverà davanti a questa sconvolgente verità. Arriverà un giorno in cui  scoprirà ( o per caso o perché magistralmente indotta da lui a scoprirla) una menzogna talmente scioccante da ribaltare in modo sostanziale sia l’idea che si era fatta di lui/lei sia della stessa relazione sentimentale, sessuale, amicale, genitoriale o professionale.La bugia dello psicopatico e del narcisista perverso, quindi, non è esterna a sé come in tutti noi, non viene detta con difficoltà o per un obiettivo, ma è parte della sua stessa  struttura.
Ad esempio, la vittima può essere convinta di avere una storia d’amore  con una persona difficile, con un passato doloroso, con un carattere schivo e freddo o burbero, o fragile e bisognoso; ella aveva ritenuto che la propria dedizione e cura, la pazienza e l’assecondare ogni sua volontà, avrebbe portato il grande cambiamento esattamente così come lui l’aveva persuasa a credere.

Tuttavia, un giorno, come un fulmine che incenerisce all’istante, succede qualcosa di assolutamente inconciliabile con le false credenze della vittima. In ogni relazione può accadere di scoprire o subire un tradimento o un gesto brutto ma nel caso in cui il partner sia uno psicopatico o narcisista maligno la questione è diversa, profondamente e sostanzialmente diversa, anche se la vittima ancora non lo comprende.

La vittima, attraverso la scoperta della menzogna, riesce ad intravedere il vero volto del suo predatore, il suo vuoto, la sua malvagità. Vede, per un attimo, il ghigno che era celato dietro il fantoccio montato ad arte.

La psiche della preda subisce una effrazione violenta, riceve uno shock che porterà conseguenze emotive gravi. Difatti, solitamente, scatterà in lei il meccanismo della dissonanza cognitiva, cioè quell’alternarsi di immagini volto buono-volto cattivo che la condurrà sull’orlo della pazzia e che la renderà incapace di reagire immediatamente al torto subito chiudendo la relazione, insorgerà rabbia e stato depressivo, vivrà per mesi, a volte per anni, il circuito distruttivo del pensiero ossessivo di lui e dei più microscopici elementi della relazione, trascorrerà, cioè, ore ed ore ad esaminare mentalmente ogni singola frase, ogni singola parola dei messaggi ricevuti nella disperata quanto inutile ricerca di capire cosa sia successo alla promettente meravigliosa storia d’amore che crede di aver vissuto sino a quel momento.

Lo psicopatico ed il narcisista perverso non dicono bugie, sono una bugia che respira.

Alcuni di loro si atteggiano a poveri esseri a cui la vita ha riservato dolori e difficoltà, altri sostengono di aver paura ad amare creandosi un alibi perfetto alla mancanza di affettività ed empatia che sta alla base del disturbo di personalità di cui sono irreparabilmente affetti, altri ancora giustificano gli insulti, i silenzi, i rimproveri,  le persecuzioni, i pedinamenti, le percosse, sostenendo di amare così tanto da impazzire di gelosia, altri ancora si elevano a vostra guida suprema, ritenendosi migliori di voi che siete, a parer loro, incapaci di gestire la vostra esistenza, la vostra genitorialità, la vostra sessualità, la vostra professionalità . Alcuni, infatti, vi faranno credere che siate stupidi/e, malati/e, instabili, noiosi/e, brutti/e e che il fatto di tenervi ancora sia un miracoloso gesto di grandezza che, tuttavia, dovrete pagare subendo la dominazione, la critica, le punizioni.

Lo psicopatico ed il narcisista perverso finge di essere una brava persona, onesta e fedele, affidabile; finge che ti sosterrà, aiuterà, consolerà ed invece ti sta tradendo, colpendo, uccidendo giorno dopo giorno.

Ingannare non soltanto gli serve per poter sopravvivere ma gli procura un maligno divertimento giacché gli conferma la propria onnipotenza: pende dalle mie labbra, mi crede se le dico ti amo e pensare che non si è accorta che lo stavo contemporaneamente scrivendo anche ad altre due. Imbecilli queste, quanto le detesto.

L’assenza di rimorso e l’empatia al grado zero-negativo tipiche del disturbo gli consentono, se scoperti, di mantenere una estrema lucidità che vi farà dubitare di aver visto ciò che avete visto, udito, saputo.

Facciamo un’ipotesi: lo psicopatico ha una storia con una donna alla quale dice ti amo, riuscendo a ingannarla rispetto alle proprie intenzioni, promettendo un futuro e stabilità; nei momenti in cui ha necessità di allontanarsi per viversi altre storie, provocherà un litigio o fingerà di essere caduto in uno stato depressivo. Intanto, ha varie amanti, è iscritto a siti d’incontro ed hard (adorano la pornografia) e muove i fili di varie esistenze a suo piacimento. Tuttavia, la vittima inizia a nutrire dubbi, nota il cellulare spento o sempre posato a testa in giù sul tavolo, le improvvise sparizioni e quindi decide di controllare e scopre il mostro. Difatti, non scoprirà un tradimento comune ma l’inganno, la truffa emotiva. La vittima a quel punto reagisce, è furiosa, distrutta, scioccata e gli chiede, piangendo, gridando un chiarimento.

Lo psicopatico a questo punto potrà avere due reazioni differenti.

REAZIONE VITTIMISMO    

Lo psicopatico o narcisista maligno che non voglia ancora scartare definitivamente la preda metterà in atto una recita da oscar allo scopo di ottenere perdono.

Egli giustificherà le proprie nefande azioni richiamando alla memoria della vittima il suo,  vero o falso che sia,  passato di traumi ed abusi, ingiustizie e dolori subiti. Chinerà il capo, perderà fiumi di lacrime, lacrime vere, si lancerà nella scrittura di mail, messaggi mielosi e romantici che scardinerebbero le serrature del cuore più duro, si metterà in ginocchio, acquisterà anelli, case, mazzi di fiori. Userà i parenti ed amici propri o della vittima apparendo distrutto dal rimorso e dalla sofferenza, minaccerà lo sciopero della fame, minaccerà il suicidio, vi fornirà le password degli account (salvo crearne altri nuovi di nascosto), vi chiederà disperato una altra chance, una sola, solo un’altra chance. Indosserà magnifiche vesti, vi farà intravedere un futuro radioso, quello che tanto avete atteso ed alla fine vi convincerà. D’altra parte, direte a voi stesse chi non ha mai sbagliato nella vita? in fondo ha capito che mi ama! perdonare è segno di maturità e poi è così cambiato, stavolta è vero…! Ebbene, l’inganno nuovo è compiuto, il predatore gongola dietro le false lacrime, si sente Dio ora. Certo, pagherai a breve questo dispiego di energie che ha dovuto sprecare per ricondurti nel labirinto, sarai fra poco maggiormente insultata, tradita, umiliata, subirai silenzi più prolungati, ti lascerà tracce dei nuovi tradimenti in modo tu possa impazzire ma questo non lo sai ancora, come potresti sapere che esistano persone simili e che sia così proprio l’uomo/donna che ami? Eppure è iniziata la tua discesa all’inferno. Il carnefice ti toglierà tutto: dignità, serenità, lucidità, denaro. Le bugie si moltiplicheranno anche solo allo scopo di torturarti; lui sa bene che dopo essere stati traditi in qualche modo si rimane in allerta e quindi via via lascerà in giro i segni di nuove menzogne anche sciocche: “ sono a casa amore” ( invece è uscito con un amico, fatto in sé apparentemente banale ma  idoneo a far mantenere il tuo livello di stress elevato), farà una lenta ma inesorabile retromarcia da ogni promessa fatta, finché ti troverai davanti un’altra menzogna grave ed identica alla prima e crollerai. Questo gioco, questo girone infernale andrà avanti sino a quando o i cerchi del girone si stringeranno sempre più intorno alla tua gola e tu atterrerai sul pavimento dell’inferno oppure fino al momento in cui deciderai di interrompere la discesa e inizierai a risalire, escludendolo dalla tua vita.

REAZIONE VIOLENTA E PERSECUTORIA

Lo psicopatico ed il narcisista perverso a volte, se scoperti, possono avere reazioni violente. Le cronache registrano in tutto il mondo casi in cui donne (ma anche uomini) sono state colpite o verbalmente o socialmente o fisicamente a causa del crollo della facciata di sanità, onestà, affidabilità che queste spregevoli anime nere volevano mantenere.

Ci sono state persone uccise perché hanno scoperto che i partner non si erano laureati come avevano fatto credere, non erano ricchi come avevano fatto credere, non erano fedeli come avevano fatto credere.

A volte, se la compagna ufficiale scopre uno o più tradimenti, la reazione immediata o nel breve termine è estremamente violenta. Ci si aspetterebbe la reazione opposta, una reazione di tristezza, rammarico o paura. Invece, a volte, i predatori scattano colpendo  la vittima con insulti, minacce, sparizioni, derisioni. Altre volte,  lo psicopatico colpisce fisicamente o tormenta con atti persecutori la preda, riversando, in modo stavolta palese, l’odio tenuto nascosto fino ad allora. Agli occhi del burattinaio, la vittima che va in giro a raccontare chi sia il predatore o che lo guarda con disprezzo rappresenta un affronto insopportabile e pericoloso. Per lo psicopatico o narcisista patologico, la vittima non è altro che una delle pedine ed una pedina non può compromettere le fatiche che gli è toccato sostenere per costruire il proprio fantoccio. La pedina umana, quindi, va annientata. La scelta del sistema di annientamento dipende da molti fattori e si concretizza in un annientamento sociale, patrimoniale, genitoriale, psicologico o fisico.

Alcuni casi di cronaca riportano femminicidi di donne che avevano scoperto l’amante del partner e che, invece di essere eventualmente abbandonate come ci si aspetterebbe, vengono sorprendentemente uccise. Uccidere è l’atto estremo che un uomo può compiere e, ammettendo di non considerare  il connotato emotivo connesso all’evento, attesa la mancanza di empatia, però dovremmo considerare la paura delle conseguenze, il carcere e, in certi Paesi, il rischio della pena di morte. Come spiegare questo comportamento? Perché alcuni soggetti possono ferire gravemente, perseguitare, uccidere coloro che scoprono e fanno crollare il castello di carta di una relazione falsa quando già hanno la nuova vittima tra le mani? Perché sono psicopatici o narcisisti patologici e non tollerano che il loro fantoccio sia mostrato per quel che è, perché non riescono a vedere le persone come esseri viventi, ma li percepiscono come oggetti utili o inutili o dannosi ed eliminabili e perché non temono le conseguenze delle loro azioni,  non se ne curano.

La bugia, l’inganno sono l’impalcatura che tiene su lo psicopatico ed il narcisista perverso.

Se credi possa smettere di mentire è perché ancora sei una sua marionetta.

Figlia, genitore, moglie, amante, amico, qualsiasi ruolo lui abbia nella tua vita, non credergli.

Non credergli mai.

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34 pensieri riguardo “Le bugie dello psicopatico e narcisista patologico”

  1. Buongiorno, lei tratta perfettamente nell’ articolo, ma mi sembra, si parta dal presupposto che siano in prevalenza uomini e le donne vittime. Io sono una donna, ma le assicuro che ho avuto una madre psicopatica ed una sorella psicopatica che mi ha rovinato la vita.
    Ho conosciuto una marea di psicopatici, uomini e donne. Purtroppo troppo tardi ho trovato la chiave di volta documentandomi con il prof. Hare.
    Le assicuro che , adesso, dopo cinque minuti, individuo uno psicopatico. Ma , ormai, troppo male e’ stato fatto.

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  2. Ho subito per la prima volta in vita mia una relazione, se cosi si può chiamare con un narcisista.Dopo aver letto trattati interi sul narcisismo non ho grandi dubbi che lo sia ed anche psicopatico…aveva gran fretta di avere rapporti sessualità. ..tant’è che mi ha quasi costretta….dico quasi,sarebbe lungo raccontare….dicono che noi emptiche siamo attratte dai narci e loro calamitano noi…dopo questa avventura sono certa di aver vissuto 22 anni con una madre narcisista, spesso piangevo per le sue restrizioni disumane e svalutazioni,e possibile che io mi porti appresso il problema del rapporto conflittuale con mia madre? Cosa dovrei fare??? Grazie di cuore!

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  3. Sottoscrivo ogni parola, mentire per loro equivale a respirare, non potrebbero mantenere in piedi quella farsa che è la loro vita diversamente.
    Per me la menzogna peggiore è stata il giuramento solenne di amarmi, di essere la donna che aveva aspettato per tutta la vita, che non desiderasse nessuna donna oltre me…cosa ci può essere di più distruttivo di questa “truffa emotiva”?
    Fortunatamente non ho mai subito violenza fisica ma “solo” quella psicologica in tutte le sue espressioni.
    D’altronde perché sporcarsi le mani quando è riuscito ad uccidermi dentro, a farmi diventare un guscio vuoto, un fantasma che si muove per inerzia e non riesce più ad emozionarsi per niente, che non guarda più la vita con gioia, l’ombra della donna che sono sempre stata?
    Spero di uscirne ma ora non vedo la luce in fondo al tunnel.

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      1. Ho appena chiuso una relazione con un narcisista psicopatico, non pensavo potessero esistere esseri del genere. Sembrava l’ uomo perfetto, invece ho ricevuto solo una marea di bugie e di insulti. È stato un anno e poco più di tira e molla, ma adesso ho deciso di dire basta dopo aver scoperto un’altra bugia! Per fortuna sono una donna forte e non gli permetterò di rovinarmi la vita!

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    1. Ciao, ti capisco benissimo, spero che hai già superato il tuo dolore ,per e era la prima volta che ho avuto una relazione con questo tipo di “persona” e credo che tu lo devi ringraziare di cuore per che tu sei quello che dici essere una persona stupenda, io sono ancora nel tunnel , ma fortunatamente sono nata nella giungla e li vige la sopravvivenza e l’amore per te stesso, questo conta.
      intorno a noi ci sono energie positive basta che tu sia positiva . Io mi ripeto ogni giorno sono un essere unico e meraviglioso e questo nessun psicopatico c è lo può togliere.

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  4. Salve, sono stata anch’io vittima di un narcisista e questo articolo descrive esattamente quello che si prova a stare vicino ad una tale persona. Ne sono uscita, dire viva è un eufemismo perché non si è più la persona che eri. Ad oggi faccio ancora fatica a ritrovare la gioia di vivere che avevo ma tengo duro lotto ogni giorno per meravigliarmi anche delle piccole cose.
    I vostri articoli mi hanno permesso di non impazzire, la conoscenza è l’unica arma che abbiamo. Grazie infinite

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  5. Grazie per questo bellissimo articolo! Anche io vittima per 3 anni e più di un narcisista patologico, ho iniziato a leggere i vostri articoli un anno fa, per trovare risposta ad uno degli innumerevoli scarti immotivati ed irrazionali di cui è stata costellata quella relazione. Grazie a voi ho aperto gli occhi e mi sono preparata, anche se non in piena coscienza, al colpo di scena finale…la scoperta del mostro…che conduceva più vite parallele e menzognere, mentre predicava onestà morale e paura di essere tradito da me, mentre mi svalutava e mi ancorava a sé con poco sforzo, addirittura entrando anche nella mia famiglia e giocando il suo ruolo sporco e immondo anche con i miei cari. Ci ha ingannati tutti. Quando lo ho smascherato non ha adottato una delle due reazioni descritte, ma solo timide scuse, tiepide giustificazioni e la fuga, facilitata dalle mie immediate azioni no-contact. Ora mi alterno tra il desiderio di oblio e la voglia di vendetta. Talvolta ho voglia di avvisare le donne che ho scoperto correntemente vittime, come me, della sua patologia (lui lo fece, e lo ripeteva in continuazione anche in pubblico, con una delle sue storie finite male, una donna che probabilmente gli rese quel meritava… e se ne lamentava e se ne vantava di aver radunato in un bar tutti gli amanti della “ninfomane”, come osava definirla), poi mi dico che ognuno deve affrontare il suo percorso, che non sono io una divinità della giustizia e che per non farmi attanagliare oltre dalla sua malattia, devo prepararmi al perdono. Voglio limitare i danni e far diradare velocemente la nebbia. Lo devo alla mia vita! E oggi, dopo solo tre settimane dalla scoperta, ho avuto una visione improvvisa e più chiara della sua disfunzionalità emotiva, si è manifestata di fronte a me la completa deficienza relazionale che ha caratterizzato ogni sua azione…dopo la tristezza si è fatto spazio per la pena. Ora voglio solo dimenticare. Continuate a scrivere, dateci materiale per imparare ad uscirne. Grazie per il vostro supporto.

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  6. Salve, leggendo questo sito sono rimasta senza parole.
    Fortunatamente sin dall’inizio mi sono resa conto che questa persona non era equilibrata e ho sempre diffidato senza mai passare dall’amicizia alla storia sentimentale, e i suoi pochi tentativi di approccio li ho rifiutati. Vorrei raccontarvi meglio:
    io 24 anni, lui 31. Io studentessa ma occupata in tante altre cose, posso dire di essere una persona stimata. Lui uno di successo nel lavoro, ma un lavoro autonomo che gestisce lui, uno che comunque guadagna tanto.
    Ci troviamo per caso a fare un viaggio a Firenze, entrambi dovevamo andarci per lavoro. Lì mi affascina da morire. Continuano i viaggi insieme. Io sempre molto affascinata ma sempre dubbiosa, oltre il lavoro vedevo un grande vuoto, senza affetti, nella sua vita un sacco di gente squilibrata. Non mi piaceva il modo in cui trattava le persone che collaborano per lui. Ad ogni modo, una vita opposta alla mia, fatta di persone equilibrate ed una famiglia che mi ha dato tutto.
    Il rapporto prosegue in amicizia da parte mia, ma era chiaro che lui voleva di più, lo diceva, mi chiamava sempre, mille messaggi, molto flirt.
    Dopo 3 mesi, avviene un litigio, mi esaspera ma lui inizia anche ad offendermi in modo pesante. Si pente e si risolve.
    Un altro litigio dopo 2 mesi… reagisce in modo spropositato fino a chiamarmi puttana. Io me ne vado. Lui non si pente. Dopo qualche giorno gli scrivo ma non ricevo più risposta. Ci rimango male ma vado avanti.
    Gli scrivo altre volte ma nulla e quando lui decide di farsi sentire lo ripago con la stessa mancata risposta.
    Dal brutto litigio passano 4 mesi, ci vediamo. Passiamo 5 giorni molto belli, lui sembrava perfetto ma io rimango sempre diffidente rispetto a questa persona.
    Dopo poche settimane, lo rivedo, litighiamo, io vado via da casa sua e lui mi urla contro. Inizio a pensare che è meglio tagliarci i ponti. Lo sento al telefono e per sms, il rapporto sembra normale ma dentro di me sapevo che andava chiuso.
    Più volte mi chiede di raggiungerlo e dico che non ho tempo, lui impazzisce completamente, mi fa a pezzi, mi dice le peggiori cose, tra cui che merito di essere stuprata e menata. Io decido di non vederlo mai più ma allo stesso tempo gli scrivo perchè nel mio buonismo penso che sia così per via dei traumi infantili. Non risponde più.
    Si fa sentire dopo 1 mese perchè mi muore un genitore, sembra pentito, mi scrive un messaggio strappalacrime. Dopo poco mi dirà che mi sta bene, che dovrebbe succedermi di peggio, che mi merito di merito.
    Lui manda sempre mail, non indirizzate a me , mi mette tra i destinatari comuni ad amici.. Da poco gli ho risposto dicendo che dovrebbe delle scuse, più che mandare queste mail.

    Qualche giorno fa ho avuto un crollo. Mi sono chiesta come ho fatto a parlargli dopo tutte le schifezze che mi ha detto. Ringrazio Dio di averci visto lungo, forse non abbastanza da levarmi subito di torno chi mi insultava perchè non lo accontentavo, chi mi ha accoltellato nel momento più triste della mia vita.

    Non c’è stata una storia sentimentale vera e proprio perchè mi rendevo conto che sarei andata nella direzione sbagliata e mi sono sempre frenata, ma c’è stato molto affetto, un affetto che forse in certi momenti è andato oltre l’amicizia. Mi chiedo come ho fatto a farmi trattare così e a non chiudere subito.
    Mi sembra di aver dato affetto ad un mostro. Vorrei raccontare tante cose nel dettaglio ma forse basta così.

    Questa persona ha comunque minato la mia autostima e sto vivendo un complesso momento universitario, non riesco più ad affrontare gli esami perchè mi sento incapace e stupida, anche se so di non esserlo. Da un lato so che non è così, dall’altro il peso di tutto ciò che è stato detto da una persona a cui si voleva bene pesa ancora.

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    1. Intanto chiudi per sempre ogni contatto, bloccalo ovunque, visto che a mio avviso può essere pericoloso posto che ti ha augurato di essere picchiata e stuprata, fantasie chiaramente sue; se un soggetto arriva a dire certe oscenità ed a comportarsi così senza che vi sia una relazione immagina cosa accadrebbe andando avanti.
      L’eccessivo buonismo, la tolleranza di gesti e parole perché ” lui ha i traumi” è esattamente ciò che apre le porte alla violenza . Chi ha traumi non necessariamente offende, insulta, sparisce, fa violenza; chi agisce così è il violento spesso affetto da psicopatologie che lo rendono estremamente pericoloso. Tu e nessuna donna (o uomo) è guaritore ; bisogna imparare a proteggere se stessi innanzitutto e poi coloro i quali hanno bisogno e però non ci usano o non usano violenza. La violenza non va MAI giustificata o tollerata. MAI

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      1. la ringrazio per la celere risposta.
        Non lo vedo da un anno ormai, circa una settimana fa mi ha scritto e mi sono pentita amaramente di ciò che ho detto: gli ho scritto che mi aspettavo delle scuse e che io stavo facendo uno sforzo per fare pace e mi aspettavo che lo facesse anche lui.
        Sono mortificata ma è stato un momento di debolezza dopo un anno. Ho paura di avergli dato l’aggancio sbagliato. Lui ha risposto dicendo che queste cose non gli interessano e ha continuato a scrivere mail senza senso di cose sue del lavoro.
        Io non uso social, quindi lui non sa cosa faccio adesso. La mia amica mi ha detto che adesso ha una foto profilo con una sua ex.

        Io so di aver sbagliato a rispondere e a gettare l’amo della pace. In realtà ho anche paura di questa persona ormai, viste le cose che mi ha detto.
        Spero in realtà di essere stata “scartata” e che le sue mail siano solo lo strumento per creare un contatto per poi usare il silenzio come vendetta.
        Non riesco a capire in che posizione sia lui, è ancora in attacco e tornerà o fortunatamente mi ha scartata?
        Mi sembra indecifrabile.

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      2. se ancora le scrive non vuole perdere il potere su di lei , sta monitorando la sua debolezza che gli ha dimostrato chiedendo la pace. Senza inutili autocolpevolizzazioni, blocchi i contatti sul cellulare, mail, su tutto. Il contattozero implica l’impossibilità di essere raggiunti, non guardi i suoi profili e non si faccia raccontare nulla di lui.
        Dia silenzio e oblio.

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    2. Fatti una violenza positiva: liberartene!
      Reset totale, il ragno questo tesse la tela cattura le sue vittime e non c’è scampo.
      Più lo pensi , più ci resti dentro.Vola alto ciao.

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  7. Sono contenta Marina,di avere applicato e spinta su tuo consiglio ;il contatto zero.Non è stato facile,molto duro e spesso sbirciavo,il suo profilo, nonostante io avessi bloccato tutti i miei accessi.Ora dopo un anno e mezzo di che non lo vedo e non lo
    sento,per fortuna non guardo piu da vari mesi nemmeno il suo
    profilo.Ci vuole tempo e
    pazienza,ma ci si riesce ad uscirne.Eccome.Grazie Marina.

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  8. Grazie per le parole precise e illuminanti.
    Sono purtroppo da 5 anni in una relazione malata, non vi sono dubbi sulla personalità di lui. Ha fatto breccia nella mia vita come un virus, in un momento di mia fragilità . Non sono più riuscita a liberarmene, abbiamo purtroppo interessi lavorativi in comune, al momento la situazione non e’ modificabile. Mi sto facendo aiutare da un valido supporto da circa un anno, avevo ferite e difficoltà che pian piano sto curando, mi sono ammalata di un tumore e mi ha scartata, e’ ricomparso dopo la mia guarigione. E’ un tiranno, triangolazioni ed umiliazioni continue. Ma non riesco ad allontanarmene, anche per paura di scenate pubbliche e preferisco passare per una poveretta davanti a tutti. Ero e sono una persona abile nel lavoro, autonoma nella vita, non ‘da buttare’, ma la mia vita si sta rovinando ogni giorno di più.
    Mi danno conforto gli articoli che leggo qui e i testi sui quali mi sono documentata. Avessi saputo prima…ma non avevo idea che esistessero tali personalità . La sessualità con lui e’ squallida , la vivo sperando che tutto passi presto fino al successivo incontro, fino al quale respiro e sopravvivo.
    E’ una situazione disperante che non so quanto reggerò ancora , a 50 anni mi sento senza via di uscita.
    Grazie avvocato per il Suo lavoro e mi scusi per la desolazione che ho lasciato uscire qui oggi.
    La prego continui, credo sia importante per molte di noi.

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    1. R. certamente non mi fermerò; tuttavia, devo dissentire: esiste sempre un modo per sottrarsi all’abuso ed alla propria distruzione, nulla vale di più della nostra vita. Non si rassegni, cerchi aiuto e, costi quel che costi, vada via. E trovi un valido psichiatra che possa sostenerla, il tumore non viene a caso!
      Coraggio, si alzi!

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  9. Che dire..ho rivissuto parola per parola tutto ciò che ho subito in 2 anni di relazione di cui uno e mezzo di convivenza,con un’aggravante in piu’ lui è anche un feticista ossessivo.Ho vissuto un incubo di violenze psicologiche sfociate anche in atti violenti da entrambe le parti anche se dettati da imput diversi.Dal momento in cui ,e premesso che mio figlio ha subito e assistito a tutto,ha cominciato a usare mio figlio come oggetto per vincere e distruggermi del tutto mentre con me praticava il momento del silenzio,ho deciso di allontanarlo da casa due giorni fa .Sto valutando di farmi aiutare in quanto mi sento stanca confusa e insucura tutte cose che non mi si addicono.Mi piacerebbe poter leggere qualcosa di specifico su queste due patologie associate,leggere che cio’ che ho subito e’ reale e non frutto della mia follia come mi voleva far credere lui mi sta aiutando molto.Grazie delle dettagliate spiegazioni

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    1. molestie morali di hirigoyenla manipolazione affettiva di nazare-aga, blog come questo in cui trovi articoli sul tema.
      La terapia psicologica è necessaria in caso di traumi da relazione malata ed il contattozero è l’unica alternativa se si vuole sopravvivere

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      1. Grazie già ordinato.Si ho bisogno di riaquistare tutte le forze e le energie necessarie,ho un figlio da crescere da sola,che è stato danneggiato indirettamente sicuramente..devo ritrovare la lucidità per rimettere tutto al suo posto e da sola sinceramente non so da dove cominciare..ho paura di tutto e non prendo più iniziative per paura di sbagliare.E ho paura che trovi ancora una strada per danneggiarmi.Grazie della cortese risposta

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  10. Ho avuto una lunga storia con una narcisista, 15 anni.. quando la incontrai era sposata, 2 figli, una bambina di 5 anni ef un bambino di 8… all’epoca mi diceva che la sua storia con il maroto era finita da tempo, r che restava solo per il bene dei bambini… mi confesso’ di avere avuto altre storie con altri uomini, ma si giustificava dicendo che lo faceva perche’ in fondo la sua storia era finita da tempo… quando la incontrai comincio’ il suo processo di love bombing, ed io purtroppo ci cascai… il primo tradimento avvenne dopo solo pochi mesi che stavamo insieme e che vivevamo insieme…. per me un dramma , la prima volta nella mia vita…. purtroppo ce ne furono altri,, 2 che io ho scoperto… da un anno sono scapoato da lei ed ho cambiato paese, pero’ purtroppo sto male, so che il tempo ed il contatto zero aiuteranno a farmi guarire, ma il cammino e’ lungo e molte volte avrei veramente voglia di morire, preferisco l’incerto dell’aldila’ che il certo di questo pensiero assurdo che mi perseguita … grazie per i costri testi che mi sono molto di aiuto

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  11. Grazie per questo articolo semplice e chiaro che mi ha fatta nuovamente capire con chi io sia stata per un anno e mezzo. Io reduce da una separazione conclusa da pochissimo, due bambini, incontro lui paziente, carino, gentile, mille attenzioni oltre a svolgere una professione rassicurante che mai mi avrebbe fatta dubitare di lui. Io dopo anni in casa con un marito assente e per il quale non esistevo trovo finalmente in lui un’intesa sessuale pazzesca, mi sento la più bella e desiderata del mondo, la mia autistima va alle stelle, mi sento stupenda, sicura, fiera. Io ci cado dentro con tutta me stessa. Dopo un paio di mesi inizio a fiutare le prime menzogne, ma io sono aggressiva, esagerata, cattiva, lo maltratto e sono ossessionata. Mi fa quasi credere che le cose che ho scoperto e visto con i miei occhi siano frutto della mia immaginazione, ha sempre una scusa valida per giustificare tutto, io penso quasi di essere pazza. Dopo un anno arriva la prima doccia gelata dove scopro che utilizza chat su siti di incontri, mi cerca disperato e fa TUTTO quello da Lei descritto nell’articolo qui sopra. Io penso la stessa cosa che Lei ha scritto…e ripartiamo. Lui perfetto, mi porta via un week end, ma io non sono convita. Da quando lo conosco ho perenemmente l’ansia, peso sul petto, respiro corto, nervosa sia a casa con le mie povere bimbe che al lavoro dove combino disastri su disastri. Sono uno straccio. L’ho fatto seguire, ho fatto ricerche ed indagini fino a quando decido di contattare un suo vecchio amico che lui odia profondamente…e mi crolla il mondo addosso insieme alla sua maschera: bordelli, prostitute, ci provava con tutte, escort, prestiti, 18 enni, soldi mai resi, io sono schockata. Non mi sembra vero che questa bravissima persona possa essere un mostro. Gli vomito addosso tutte le cose che ho scoperto, lui mi urla dietro di tutto, che sono pazza, che mi devo vergonare, un pazzo. Io sparisco e lo blocco ovunque, ma dopo 10 giorni ci ricado salvo poi chiedere ad un altro ex amico e scoprire ancora le schifezze che già mi avevano detto… Ho mandato messaggi di insulti per giorni, lui chiama e io non rispondo. A momento mi manca il bello che vedevo nella nostra storia, ma poi penso subito alle bugie, allo schifo che ha fatto…vorrei coprirlo di insulti e vendicarmi, ma so che non otterrò niente. Vorrei che stesse male, che si rendesse conto di cosa ha perso, vorrei soffrisse per quello che mi ha fatto.

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  12. buongiorno, mio padre al 99% è spicopatico e narcisista perverso, ha manipolato la mia vita fino all’eta0 di 35 anni, cercando anche di farmi lasciare con mio marito. da circa 3 anni non lo sento, ed ora è riapparso per chiedere di vedere i bambini, io x non vederlo, ho capito che è meglio starne lontana, ho delegato mio marito a farglieli vedere…. non vede i nipoti anche da 3 anni! la situazione sarebbe troppo lunga da raccontare, parliamo quasi di 20 anni della mia vita. Come ci si puo comportare applicando il no contact con un genitore narcisista?

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    1. il contattozero deve applicarsi nei confronti di qualsiasi abusante, marito, padre , madre, fratelli ed ove sia impossibile ( nel caso sia il datore di lavoro o l’altro genitore padre dei propri figli) deve applicarsi la contromanipolazione le cui tecniche sono descritte in un articolo specifico di questo blog

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  13. Salve, scrivo perchè non sono ancora sicuro che la mia ex fosse una psicopatica. Leggendo l’articolo penso che ci sono tante similitudini che mi danno la certezza che fosse psicopatica. Aveva una terminologia riguardo l’amore che rasentava lo squallido,
    non diceva fare l’amore, ma usava il termine penetrazione, Mi allontanava con la scusa che la stavo pressando dicendo che la storia si sarebbe ripresa dopo anni, mentre aveva in mente l’ex marito che poi è andata a convivere dopo 16 anni. Registrai una telefonata con una sua amica, sospettava di un mio tradimento solo perchè mi curavo e per questo comprò le valigie per cacciarmi. Usava sempre il termine cacciare di casa. Quando gli dissi che sapevo perchè l’avevo registrata, mi minacciò dicendomi che se avessi parlato mi avrebbe fatto passare i guai. Inoltre nella telefonata un amico gli disse che facevo cose losche, quando seppe che sapevo allora si fece pecora e finse la parte dell’innamorata fino a quando si calmarono le acque. Premetto che avevo vietato di vedere questa amica perchè ritenevo fosse una che creava problemi, invece era lei. Non mi diede spazio, non voleva allontanarla, diceva che non c’era paragone tra la nostra storia e la quella con l’amica. Non voleva affrontare nessun discorso, diceva che avremmo litigato, che non aveva reduto a tutte quelle storie, ma comunque comprò le valigie. Mi stancai e decisi di andarmene da casa sua.
    La sera prima che me ne andassi disse solo “mi mancherai”. Dopo due giorni li mandai un messaggio dicendo che volevo riparlare.
    premesso che avevamo un progetto nella sua campagna, chiamò il mio amico per farsi aiutare, scartandomi subito. Ma il mio amico non acconsentì alla sua richiesta e pensò bene di richiamarmi per essere aiutata ma mi tenne fuori di casa dicendo che dovevo pagare la pena per quello che avevo fatto, perchè volevo allontanarla dalla sua amica. In questa fase mi chiamava per aiuti vari, e anche perchè il padre non stava bene. Dopo un mese il padre fu ricoverato e pensò di farmi rientrare. dopo circa 20 giorni il padre morì e iniziò la sua vendetta. Pretendeva che dovevo accudire il garage, che dovevo salutare la sua amica, cominciò ad inculcarmi sensi di colpa per quello che avevo fatto. Mi tenne un anno perchè serviva la mia falsa testimonianza. In questo anno riavvicinò l’ex marito che ha iniziato una nuova convivenza solo dopo 2 mesi dalla mia uscita di casa. Premetto che l’ultimo anno fu atroce, mi umiliava, era sempre rabbiosa, non voleva che sapessi niente di lei, mi accusava che la controllavo. Poi quando capiva che le istanze si allungavano perchè non riuscivo a reagire e stavo lì come un inebetito, si avvicinava con scuse tipo ” mi manchi ma non riesco a lasciarmi andare. Oppure, ho parla con mia figlia ed è contenta che le cose tra noi vanno meglio. Diciamo che mi agganciava. Poi alla fine della storia, 2 giorni prima della causa, mi istigò con la sua classica frase che le ferite si leniscono ma non si guariscono. Frase che a me dava fastidio, visto che non mi sentivo il colpevole di tante ferite. Mi istigò con un ghigno malefico, litigammo di brutto. Al rientro dal tribunale non disse una sola parola e dopo soli 2 giorni mi cacciò dicendomi che non mi amava più. Sono uscito da questa storia con dei sensi di colpa incredibili al punto da pensare al peggio.
    Cosa posso fare, sono passati solo 5 mesi, ho paura che con l’ex si lascerà subito, visto che lo lasciò allo stesso modo. Ho paura che possa tornare

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